Kate Middleton prova a far pace con la cognata Meghan



Le voci sul trasloco più simbolico della recente storia dinastica britannica si rincorrono da settimane. Conviene fare il punto della situazione. I duchi di Cambridge, William Kate, hanno deciso di cambiare la propria residenza abituale. Non vivranno più, almeno in pianta stabile, a Londra, dove comunque conserveranno come pied-à-terre l’appartamento di Kensington Palace, e si avvicineranno alla regina Elisabetta, che ormai abita a Windsor.



Un modo per essere accanto alla sovrana e sostenerla in tutte le attività ufficiali che si svolgono al castello, ma anche per dare ai loro figli la possibilità di frequentare di più questa bisnonna dei record, i cui insegnamenti costituiranno il principale patrimonio da cui potranno attingere da grandi. Destinazione dei nipoti di sua maestà, quindi, l’area intorno al maniero che dà il nome alla famiglia reale. Ma dove di preciso? L’unica ipotesi plausibile è Fort Belvedere, una villa in stile neogotico che presenta anche il vantaggio di essere stata rinnovata non molti anni fa. L’edificio, situato ai margini del Great Park di Windsor, ricorda una struttura difensiva medievale e, su scala ridotta, il vicino castello.

Non si tratta di una coincidenza: il Fort, costruito alla metà del Settecento, venne completamente rifatto nel 1820 da Jeffry Wyattville, l’architetto che in quegli stessi anni era impegnato nella ristrutturazione di Windsor. Un secolo più tardi l’allora principe di Galles, futuro Edoardo VIII, chiese al padre Giorgio V di poter utilizzare la proprietà e la fece rimodernare a proprie spese, aggiungendo il riscaldamento centralizzato, grande novità dell’epoca, alcuni bagni con rifiniture decisamente all’avanguardia e un hammam.

Inoltre, Edoardo volle un campo da tennis, una piscina e avviò la creazione di un grande giardino. Vicino a Londra, ma abbastanza isolato e defilato rispetto ad altre residenze reali, Fort Belvedere divenne il rifugio di un erede al trono dalla vita sentimentale piuttosto complicata. Qui, dal 1929 al 1936, il futuro re riceveva le numerose amanti, quasi tutte sposate, e ognuna di loro aggiungeva un tocco personale all’arredamento.

L’americana Thelma Morgan, poi diventata per matrimonio Lady Furness, fece rivestire di tappezzeria rosa shocking quella che ormai considerava la sua camera personale e installò su ciascuno dei quattro montanti del letto a baldacchino tre enormi piume di struzzo, l’emblema araldico dei principi di Galles. Pochi anni dopo, Wallis Simpson, che nel frattempo aveva preso il posto della Furness nel cuore del principe, cercò di dare agli ambienti un tocco di classe, ma Fort Belvedere restava comunque la classica casa di campagna inglese. Ma nonostante tutto, è passata comunque alla storia. Tra quelle mura, il 10 dicembre 1936, Edoardo VIII, succeduto al padre il 20 gennaio dello stesso anno, infatti firmò la rinuncia al trono, gettando la dinastia nello scandalo e più di un’ombra sulla residenza dove si consumò l’evento.

L’ex re conservò per anni la speranza di poter tornare a vivere in quegli ambienti, ma nel 1940 gli venne notificata la perdita di ogni diritto sulla proprietà. Nel 1953 un cugino della regina, George William Lascelles, figlio della principessa Mary (unica discendente femmina di Giorgio V e della consorte Mary) ottenne l’affitto dell’edificio, che però cedette nel 1976 al figlio dell’emiro di Dubai che a sua volta, all’inizio degli Anni 80, lo passò a un miliardario anglo-canadese di nome Galen Weston. Lui e la moglie Hilary divennero molto amici della loro vicina, la Regina Madre, e tennero al Fort Belvedere feste memorabili frequentate dagli esponenti del Gotha internazionale, tra cui Caroline di Monaco.

I Weston, che negli anni hanno effettuato imponenti lavori di ristrutturazione ampliando l’edificio e l’enorme parco, sono ancora titolari del contratto d’affitto ma Galen è morto nel 2021 quindi si fa concreta l’ipotesi che la dimora sia già tornata nella disponibilità della corona. I prossimi inquilini, dunque, potrebbero essere proprio William, Kate e i loro bimbi George, Charlotte e Louis. Si dirà: ma i Cambridge hanno già una casa di campagna, Anmer Hall, immersa nella selvaggia natura del Norfolk. Ma questa residenza dista almeno tre ore di auto dalla capitale mentre a Fort Belvedere i duchi sarebbero non solo a due passi da sua maestà, ma anche dal resto della famiglia.

I Middleton vivono a Bucklebury, che si trova a meno di un’ora da Windsor, mentre Carlo trascorre il weekend e molti periodi dell’anno nella sua amata tenuta di Highgrove e in 90 minuti potrebbe andare a trovare i nipotini. Un cambiamento radicale che, aumentando gli spazi a disposizione della famiglia, potrebbe persino favorire l’arrivo di quel quarto figlio tanto desiderato da Kate. Intanto gli impegni della duchessa di Cambridge si stanno intensificando.

Di recente è succeduta al principe Harry come madrina della Rugby Football League e della Rugby Football Union, un passaggio di consegne atteso ma difficile, viste le strette connessioni del cognato con il mondo della palla ovale. Ma anche su questo fronte la moglie del principe William sta silenziosamente lavorando per ricucire uno strappo doloroso. Il 9 gennaio i duchi di Sussex hanno videochiamato Kate per gli auguri di compleanno. Una chiacchierata segretissima che apre nuovi spiragli di pace in una relazione familiare complicata ed esplosiva. E che solo Kate, nel ruolo di pacificatore assunto nella royal family, potrebbe distendere.



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