Lamberto Sposini compie 70 anni, il dramma mai dimenticato: come sta oggi?



Ogni volta che si parla di lui non si può non pensare al piglio naturale davanti alle telecamere, alla preparazione, allo charme, alla voce profonda, rassicurante, a tratti seduttiva. Lamberto Sposini ha la conduzione e il giornalismo nel sangue. Il mondo della cronaca e dei fatti è una passione autentica per il mezzobusto di origine umbra, che compie 70 anni il 18 febbraio 2022. È nato ne “lu centro de lumunno”, al centro del mondo direbbero i suoi concittadini nel dialetto di Foligno.



La cittadina in provincia di Perugia gli ha dato i natali nel 1952 e la determinazione da umbro doc. il resto lo fa tutto lui. Con una laurea in farmacia nel cassetto, Sposini muove i primi passi nel mondo della carta stampata a Paese Sera. Entra in Rai nel 1978 dove diventa redattore ordinario e conduttore del Tg regionale dell’Umbria.

È il 1982 quando lavora per la rubrica Tarn Tarn del Tg1. Per lui arriva un decennio molto proficuo, quello che va dal 1975 al 1985, durante il quale affianca alla camera di telegiornalista quella di inviato (90° minuto e II fatto), per poi condurre l’edizione di mezza sera del Tg1. Quando passa a Mediaset, allora era ancora Fininvest, è il 1991

e insieme a Enrico Mentana e altri giornalisti fonda il Tg5: ne diventerà vicedirettore due anni dopo. Tanti anni di lavoro entusiasmante; una breve parentesi in Rai nel 2005, e poi il ritorno a Canale 5 come responsabile alla supervisione del settimanale Terra!. Un anno dopo, in totale disaccordo con la linea editoriale dell’allora direttore Carlo Rossella, lascia il telegiornale e l’azienda.

È il 2006 quando viene coinvolto nello scàndalo Calciopoli, viene sospeso per alcuni mesi dall’ordine dei giornalisti, allora si reinventa in televisioni minori: conduce Iride, il colore dei fatti su Odeon e la rubrica Controvento su Radio Norba. Il calcio è una passione grande che pulsa con i colori bianconeri della Juventus. Tifoso sfegatato nella vita, conduttore di polso nel lavoro. Sono anni diffìcili certo, ma anche per lui arriva la resa dei conti e poi il riscatto.

È il 2008, Sposini torna in Rai alla conduzione de La vita in diretta al posto di Michele Cucuzza. Tre anni di successi e gradimento da parte del pubblico, tre anni indimenticabili per lui e chi lavora con lui. Tutto bene fino al giorno che cambia la sua vita: il 29 aprile 2011. Tutto succede in un’attimo e senza preavviso. Quella è una giornata come le altre per Lamberto. Come sempre va al lavoro in via Teulada, negli studi Rai dove si appresta a condurre una puntata speciale di La vita in diretta.

E il giorno del matrimonio reale in Inghilterra e tutta la trasmissione sarà dedicata alle nozze di William e Kate. Purtroppo poco prima di andare in onda al fianco di Mara Venier, il conduttore si accascia a terra colpito da un malore. Sono ore concitate: l’ambulanza, la corsa in ospedale, prima il ricovero all’ospedale Santo Spirito, poi il trasferimento al Policlinico Gemelli, dove viene operato per ridurre una vasta emorragia cerebrale. E l’equipe guidata dal professor Giulio Maira, luminare della neurochirurgia, a fare l’intervento delicatissimo. L’operazione riesce, ma le condizioni del conduttore sono comunque critiche. Sposini ha avuto un ictus.

The show must go on, lo spettacolo deve andare avanti e negli studi de La vita in diretta, la trasmissione (che in un primo momento viene sostituita con un programma d’archivio) inizia in ritardo. In video c’è Mara Venier, visibilmente scossa, che annuncia al pubblico il malore di Sposini. «Lamberto ha avuto un leggero malessere. Ora sembra che tutto stia andando bene e che si stia riprendendo. Ti aspetto per baciarti», dice Venier. In realtà la conduttrice va in onda senza conoscere il reale stato di salute del giornalista.

Al suo capezzale si precipitano subito la figlia Francesca, la compagna dell’epoca Sabina Donadio, colleglli e amici, come Paolo Garimberti, Clemente Mimun, Enrico Mentana (che gli dedica l’edizione serale del Tg La7), Mauro Mazza, Massimo Giletti, Luciano Onder, Mara Venier, Emilio Carelli e Bruno Vespa. Una pagina tremenda della vita del conduttore, ma anche un dispiacere enorme per il pubblico che invia per giorni messaggi di solidarietà e incoraggiamento sui social. Del resto Lamberto è uno dei volti più popolari e amati, i telespettatori vedono in lui un simbolo della Rai.

Il dolore e lo spavento non passano in fretta e a questi, dopo alcuni giorni, si unisce una polemica sulla tempestività dei soccorsi. Oggi Lamberto Sposini vive a Roma, nella sua casa, coccolato dalla figlia Matilde e circondato dall’affetto degli amici di sempre. Un compleanno a cifra tonda per il mezzobusto che manca al piccolo schermo e al suo pubblico. In certi ambienti professionali si sente spesso ripetere: tutti sono utili e nessuno è indispensabile, considerazione che non vale per un professionista come lui, dotato di franchezza, aplomb, posizioni ferme, coerenza, merce rara in Tv.



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