Marmolada, escursionisti continuano a salire in vetta nonostante i divieti: “È molto pericoloso”



Nonostante i divieti, alcuni escursionisti continuano a tentare di scalare le vette del gruppo montuoso. A causa di possibili nuovi crolli, le autorità avvertono che queste escursioni sono “molto pericolose”.



Ci sono anche diversi turisti “curiosi” e “orripilati” che desiderano vedere di persona il fronte delle valanghe, secondo l’AGI. Tuttavia, sono presenti anche persone che desiderano percorrere i sentieri nonostante il severo divieto, come hanno ribadito oggi le autorità.

Gli indumenti sono stati individuati questa mattina durante le ispezioni con il drone in corso sul luogo dell’incidente della Marmolada. Non si sa se possano essere collegati alle vittime o a ritrovamenti precedenti. Fausto Zambelli, assistente di volo del Nucleo elicotteri della Provincia di Trento, ha dichiarato: “Si tratterà ora di vedere se e come riusciremo a recuperare questi reperti, nonché se indicano le vittime o se provengono da spedizioni precedenti”.

Anche se le probabilità di trovare sopravvissuti si riducono, gli uomini e le donne del Soccorso alpino stanno continuando le ricerche, assistiti da quattro droni, due dei quali stanno operando nella parte bassa e media del seracco distrutto. Le squadre del Soccorso Alpino e i comandi dei droni fanno base al rifugio Capanna Ghiacciaio, colpito dalla valanga. Il Soccorso alpino della Guardia di Finanza (Sagf) sta lavorando in aggiunta al Soccorso alpino del Cnsas. Il monitoraggio è in corso negli stessi punti di ieri, dove ha volato un drone di superficie; in caso di ritrovamenti, verranno scattate delle foto ed eventualmente estratta la vittima.

Il bilancio della strage della Marmolada è di sette morti e otto feriti, due dei quali versano in gravi condizioni. Undici escursionisti sono ancora dispersi dalla tragedia. Tuttavia, cinque escursionisti arrivati ieri hanno ricevuto assistenza. La più grave tragedia della montagna italiana si è già consumata, spaventando gli stessi soccorritori, che ieri sono stati costretti a interrompere le ricerche per diverse ore a causa del maltempo e ad agire con estrema cautela su una superficie pericolosa che potrebbe ulteriormente muoversi e franare.



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