“Mi hanno chiuso la bocca per non farmi urlare”: l’incubo della turista violentata a Gallipoli



“Mi hanno aggredita in bagno, mi tenevano la bocca chiusa per non farmi urlare. A me girava la testa perché non riuscivo a respirare”. Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dalla turista 20enne belga violentata da due giovani di 26 e 19 anni a Gallipoli nella serata del 10 luglio. I due violentatori sono stati arrestati e condotti in carcere.



“Mi hanno chiuso la bocca e mi hanno bloccata contro la parete. A me girava la testa perché non respiravo. Ho cercato di dare delle gomitate per scappare ma mi bloccavano la testa la schiena”. È solo una delle dichiarazioni contenute nella denuncia presentata dalla turista belga di 20 anni violentata da due ragazzi in un beach club di Gallipoli.

Una giovane donna, accompagnata in ospedale da alcuni addetti alla sicurezza del locale, ha descritto l’orrore di quella notte ai medici del pronto soccorso e poi alle forze dell’ordine. Luigi Capasso e Giulio Pantanelli, due giovani di 26 e 19 anni, sono stati arrestati. I due, entrambi turisti, sono stati accusati di violenza privata, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate in seguito al racconto della vittima.

Secondo il suo racconto, la giovane si è recata in un locale di Gallipoli il 10 luglio. Intorno alle 22, la donna ha lasciato i suoi amici per andare in bagno. “Ho aspettato in un box mentre la mia amica entrava nell’altro”, ha raccontato la giovane. “Solo allora ho visto due ragazzi entrare nel bagno delle donne, che io e la mia amica avevamo già guardato perché ci avevano monitorato per tutta la sera. Non so nulla di loro perché non ci eravamo mai incontrati prima di quella sera. Uno di loro mi tappò la bocca appena ci incontrammo.

La turista belga è stata salvata dopo 20 minuti di incubo e ha raggiunto i suoi amici. La donna faticava a esprimere il suo terrore mentre veniva aggredita nel bagno. La polizia è stata allertata dal proprietario del locale e da due guardie di sicurezza che l’hanno accompagnata in ospedale. I medici hanno identificato le escoriazioni dovute all’aggressione sessuale. Durante la visita medica, la donna ha denunciato alle forze dell’ordine di aver subito un’aggressione nel cuore della notte.

In pochi minuti i carabinieri si sono precipitati allo stabilimento balneare di Gallipoli. Gli aggressori, che apparivano disorientati e senza fiato, si attardavano ancora lì. Entrambi hanno insistito sul fatto che avevano avuto un rapporto consensuale, ma i carabinieri li hanno trascinati via. Sulla base dei referti medici, i due sospetti sono stati portati in carcere per evitare che interferissero con le indagini. Secondo l’ufficio del procuratore, i due imputati sono considerati socialmente pericolosi e potrebbero recidivare. Avranno la possibilità di difendersi giovedì 14 luglio nel carcere di Lecce durante l’udienza di convalida davanti al gip Alessandra Sermarini.



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