Torniamo a parlare della vicenda di Garlasco e nello specifico vogliamo soffermarci sulle cugine Cappa. Chi sono quest’ultime e che ruolo hanno avuto nel delitto di Garlasco? Stiamo parlando delle cugine gemelle Paola e Stefania cappa che pare siano stati al centro delle indagini. Ma per quale motivo?
Delitto Garlasco, le cugine gemelle di Chiara Poggi chi sono
Come abbiamo già avuto modo di anticipare, Paola e Stefania Cappa sono le cugine di Chiara Poggi ovvero La giovane che è stata uccisa nella villetta di Garlasco. Entrambe sono state al centro di queste processo, ma per quale motivo? Sono figlie di un noto avvocato della zona e pare che nei primi momenti delle indagini siano state eseguiti degli accertamenti per cercare di capire i rapporti che entrambe avessero proprio con la vittima. Non si sa se effettivamente le gemelle avessero un buon rapporto con Chiara. Una cosa però sembra essere certa ovvero che nel momento in cui Chiara è stata uccisa, entrambe sono diventate protagoniste di questa vicenda.
La foto che ritrae le gemelle insieme alla vittima, ma è un fotomontaggio
Pare che fuori dalla villetta molti amici e conoscenti della vittima abbiano lasciato dei ricordi e delle foto proprio per ricordare e Chiara. Tra i tanti peluche e foto pare ne sia spuntata una che ha fatto parecchio discutere l’opinione pubblica. Si tratta di una foto che è stata appoggiata proprio da Paola e Stefania davanti la villetta di Chiara e che le ritrae tutte e tre insieme vestite in modo uguale e piuttosto sorridenti. Una delle due ragazze pare che abbia raccontato qualcosa relativo alla foto in questione.
“È un’immagine che risale a cinque anni fa, all’unica vacanza che abbiamo fatto insieme. Eravamo tutte e tre a Loano, ospiti di una zia (…). Una delle cose più divertenti era la sera prima di uscire, quando dovevamo decidere come vestirci, come truccarci e farci belle. Chiara stava al gioco. Una sera l’abbiamo sfidata. “Dai”, le abbiamo detto, “mettiti un bel top colorato che ci facciamo fare qualche bella foto”. E quando lei ha preso dal cassetto quella camicetta rossa, io e Stefania subito ne abbiamo scelta una dello stesso colore. È nata così la foto che io e mia sorella abbiamo portato davanti casa di Chiara, il giorno in cui l’hanno massacrata. È un’immagine bella e pura che difendo come un mio tesoro personale”.
La giustificazione delle gemelle Cappa
Ad ogni modo, sembra che questa foto in realtà non sia mai esistita nel senso che è stato soltanto un fotomontaggio realizzato dalle due cugine gemelle. La sera in cui quella fotografia è stata scattata, la vittima pare che non si trovasse in loro compagnia. Una volta venuta fuori la verità pare che entrambi abbiano commentato e si siano giustificate dicendo “Volevamo solo avere un bel ricordo di Chiara”.
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