Sapete chi è Lunetta Savino: film, malattia, compagno, figli e vita privata



Cosa sai di Lunetta Savino, l’attrice italiana 62enne protagonista di diversi film e serie TV? Il suo compagno, i suoi figli, la sua malattia, la sua carriera e il suo profilo sui social media sono solo alcune delle cose che ti dirò. È una donna molto riservata con solo alcune informazioni sui social media, ma promuove campagne molto nobili. Ecco tutto quello che c’è da sapere su di lei, compreso quello che non molti sanno.

Oggi Lunetta Savino è un’interprete affermata in Italia. Classe 1957, ha 62 anni e una grande carriera alle spalle. L’amore per la recitazione è arrivato subito, sin da quando Lunetta era giovane.

  • Nome: Lunetta
  • Cognome: Savino
  • Età: 62 anni
  • Altezza: 175 cm
  • Peso: 57 kg
  • Data di nascita: 2 novembre 1957
  • Segno zodiacale: Scorpione
  • Luogo di nascita: Bari
  • Profilo Instagram ufficiale: @lunettasavinooff (che conta più di 50mila follower)

Lunetta nasce da Gino, insegnante di storia e filosofia, e da Gigliola De Donato, anche lei insegnante di storia. Appena diplomata nel 1990, Lunetta si iscrive all’Università di Bologna per studiare arte e teatro. Poco dopo aver conseguito la laurea in Dam nel 1995, si butta nel mondo della recitazione debuttando sul palco per l’opera Macbeth.

Era da tempo che aspettavo di interpretare un ruolo come quello di Marina, la protagonista di Studio Battaglia. Una donna forte e determinata, che ha molto successo sul lavoro, ma nasconde anche delle fragilità. Mi ha ricordato il personaggio di Meryl Streep nel celebre film II diavolo veste Prada, anche se io non mi occupo di moda. Sono la titolare di uno studio legale. E per essere davvero credibile, prima di iniziare a girare, sono andata a “ripetizioni” da una mia cara amica che fa davvero l’avvocato».



A parlare così è Lunetta Savino, che dal 15 marzo toma su Raiuno con una nuova fiction: Studio Battaglia appunto. «È l’adattamento italiano di una serie inglese che ha avuto un enorme successo in Inghilterra, The Split (che significa “la rottura”)», spiega Lunetta. «Ne ho visto solo alcune scene, perché non volevo farmi influenzare. Ho preferito concentrarmi sulla nostra sceneggiatura, per costruire il mio personaggio: un tipo di donna che mancava nella mia carriera».

In questa serie. Lunetta è Marina Battaglia, avvocato di grido e madre di tre figlie: Anna, interpretata da Barbora Bobulova, Nina, interpretata da Miriam Dalmazio, e Viola, interpretata da Marina Occhionero. Le prime due fanno lo stesso mestiere della madre, la terza fa la babysitter. «Marina ha cresciuto le sue figlie da sola, perché il loro papà, Giorgio, che è interpretato da Massimo Ghini, le ha lasciate quando loro erano piccole ed è sparito», spiega la Savino. «Ora, però, Giorgio ha deciso di tornare nelle loro vite per farsi perdonare. Ma non sarà semplice».
Lunetta, ha detto che per interpretare questo ruolo ha “studiato” davvero da avvocato…

«È così. Sono andata da una mia cara amica, un celebre avvocato matrimonialista, e le ho fatto un sacco di domande. Le ho portato anche alcuni estratti della sceneggiatura, di alcune scene ambientate in tribunale, e mi sono fatta spiegare tutto, anche gli aspetti più “tecnici”. Ma questa è stata solo una parte della mia preparazione».

Che cosa altro ha fatto? «Visto che Marina, il personaggio che interpreto, è milanese, mentre io sono di Bari, ho lavorato sul mio accento, per renderlo il più “nordico” possibile. E ho lavorato molto anche sulla gestualità: perché io, quando parlo, muovo moltissimo le mani, le braccia, sono un po’ “teatrale”. Il regista, invece, voleva che Marina fosse più rigida, composta, tanto che spesso sul set mi diceva: “Lunetta, stai ferma!”».

In questa fiction lei ha ritrovato Massimo Ghini, con cui anni fa era stata protagonista di una serie TV di successo, “Raccontami”. «E stato un immenso piacere, perché dopo quella serie TV Massimo e io non avevamo più lavorato insieme. Ma è come se il tempo non fosse mai passato: sul set abbiamo subito ritrovato la stessa intesa. E ci siamo divertiti a ricordare i “vecchi tempi”. Sul set mi sono trovata bene con tutti, c’era una bella atmosfera.

E ricordo con particolare tenerezza Marina Occhionero, che interpreta mia figlia minore: ha grande talento, e mentre giravamo mi faceva un sacco di domande, mi chiedeva consigli. Si vedeva che aveva voglia di crescere, di migliorarsi. Mi ha ricordato me alla sua età, quando, dopo tanti anni di teatro, stavo iniziando una nuova carriera in TV».

Una carriera di successo che anche lei, come Marina, il suo personaggio in “Studio Battaglia”, ha dovuto portare avanti dividendosi tra il lavoro e il “ruolo” di mamma. Una mamma separata, visto che lei e il padre di suo figlio, l’attore Franco Tavassi, vi siete lasciati quando lui era solo un bambino…

«E così. Oggi Antonio, mio figlio, è un uomo, ha trentadue anni. Ma non è stato facile crescerlo da madre separata e, nello stesso tempo, portare avanti un lavoro come il mio, che non ha orari fissi e ti porta a stare spesso lontano da casa. Se ci sono riuscita è anche grazie ai miei genitori, che mi sono sempre stati vicino e mi hanno aiutata moltissimo. Mia madre poi, che oggi purtroppo non c’è più, per me è stata un vero e proprio faro. Le devo moltissimo, mi ha insegnato tante cose e mi ha sempre spinto a cercare la mia strada, a realizzarmi, a essere autonoma, a trovare un lavoro che mi corrispondesse, che amassi davvero con tutta me stessa: ed è la stessa cosa che il mio personaggio cerca di insegnare alle sue figlie in Studio Battaglia».



Lascia un commento