Tassa anche sul biliardino: come il gioco d’azzardo, multe da 4mila euro



Questo articolo in breve

Un’assurda normativa ha portato alla morte di un amato simbolo dell’estate italiana, il biliardino. I biliardini sono stati condannati a morte da una nuova tassa sui tavoli da gioco e sui flipper, definita assurda. Una nuova legge entrata in vigore a giugno impone anche delle multe: 4.000 euro per chi gestisce apparecchi non autorizzati che incoraggiano il gioco.



La sfida all’ultimo goal sui tradizionali tavoli da biliardino, che ha appassionato giovani e meno giovani per oltre mezzo secolo, è stata tolta dai banconi degli stabilimenti balneari. A causa di una nuova legge che equipara il biliardino alle macchinette per il gioco d’azzardo, molti gestori stanno chiudendo il gioco negli armadi per evitare di pagare multe salate, i biliardini rischiano di scomparire. Facciamo un passo alla volta.

Fino a poco tempo fa, i biliardini erano esenti dal pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti sui giochi a premi a pagamento, ma il Decreto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli n. 65 del 18 maggio 2021 ha imposto che i biliardini e i flipper siano tassati con un’aliquota dell’8% della loro base imponibile media forfettaria, compreso il limite dell’IVA, e che gli esercizi in possesso di questi giochi ottengano l’autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

A partire dal 1° giugno 2022, anche gli apparecchi non a pagamento potranno essere installati solo se in possesso del “nulla osta di messa in funzione”, secondo il decreto del direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 1° giugno 2021. Biliardo, ping pong, flipper e, sì, anche il calcio balilla fanno parte dell’elenco. Gli operatori dovranno richiedere il titolo autorizzativo entro il 30 aprile, altrimenti rischiano la confisca delle macchine. La stessa procedura si applica alle macchine da videopoker.



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