Blood & Gold: la Recensione del Film su Netflix che Delude le Aspettative



Sebbene abbiano proliferato film sulla seconda guerra mondiale, e in particolare sui nazisti, non possiamo negare che abbiamo assistito a una vasta gamma di approcci cinematografici. Non solo opere storiche o drammatiche, ma anche pellicole splatter, grottesche e violente. I nazisti sono diventati una figura chiave e un esempio ricorrente per i cattivi dei cartoni animati e dei fumetti. Pertanto, potremmo chiederci se c’è veramente bisogno di altri film su questo tema, specialmente se siamo di fronte a Blood & Gold. Questo film, diretto da Peter Thorwarth e prodotto da Christian Becker, è ora disponibile in streaming su Netflix dal 26 maggio. Riuscirà a entrare nella Top Ten di Netflix? Non siamo in grado di prevederlo con certezza.



Blood & Gold: La Trama che si Sviluppa in una Germania alla Fine della Seconda Guerra Mondiale

L’ambientazione ci trasporta in Germania, durante la primavera del 1945. La guerra sta per concludersi, e i nazisti sono sempre più disperati. Nelle campagne vicino a un tranquillo villaggio, un soldato tedesco di nome Heinrich desidera disertare. Dopo sei anni di guerra, oppresso dalle orrende scene di sangue a cui ha assistito, si rende conto dell’assurdità di tutto ciò, del fatto che la Germania sta per perdere e che l’unica cosa che conta è la sopravvivenza della sua unica figlia. Tuttavia, le SS non gli permettono di andarsene via. Heinrich viene impiccato per tradimento. Fortunatamente, nella campagna vive Elsa, che gestisce una fattoria insieme al fratello Paule. Elsa nutre un profondo odio verso i nazisti e pensa solo a proteggere se stessa e il fratello.

Mentre avviene questo salvataggio, le SS giungono al tranquillo villaggio. Sono alla ricerca di qualcosa di specifico: l’oro di una famiglia ebrea che un tempo viveva nel villaggio, ma che poi è scomparsa. Non si sa se si siano date alla fuga o se siano state cacciate. Tuttavia, nessuno sembra sapere dove si trovi questo oro e gli abitanti vivono apparentemente sereni e pacifici, sfruttando al massimo la loro lontananza dal centro dell’azione. L’arrivo delle SS sconvolgerà gli equilibri, il sangue sarà versato e vecchi segreti verranno svelati.

Blood & Gold: La Recensione di un Film che Avrebbe Potuto Essere un Fumetto

Blood & Gold cerca di raccontare in maniera rocambolesca e grottesca le ultime vicende delle SS e del soldato disertore. A livello di tono e di azione, si ispira senza remore a Quentin Tarantino. Possiamo notare l’utilizzo eccessivo di esplosioni splatter insensate, l’abbinamento insistito di colonne sonore iconiche in contrasto con scene violentissime e l’esagerazione dei personaggi, tutti elementi tipici delle opere di Tarantino. Tuttavia, il risultato finale è molto lontano dall’essere all’altezza delle aspettative.

Heinrich, il protagonista, sembra un super soldato ariano, indistruttibile, con zigomi pronunciati e capelli sempre impeccabili, come se fosse uscito da una vignetta o da un meme. Elsa, d’altra parte, viene rappresentata come una contadina sempliciotta indurita dalla solitudine. La relazione tra i due si sviluppa su un paio di dialoghi superficiali. Le SS, soprattutto il loro capo e il vicecapo, sono cattivi da fumetto, psicotici e irrazionali, oltre che sfregiati. Nel complesso, il tutto appare superficialmente sommario, eccessivamente sanguinolento e crudo. Sarebbe stato forse più appropriato trasformare questa storia in un fumetto.

Il Cast di Blood & Gold: Interpretazioni che Non Riescono a Salvare la Pellicola

Nel cast di Blood & Gold, Robert Maaser interpreta Heinrich, il super soldato disertore che desidera solo raggiungere sua figlia. Marie Hacke interpreta Elsa, una contadina dura che dimostra di essere pronta a impugnare qualsiasi arma. Alexander Scheer è Von Starnfeld, lo sfregiato capo delle SS alla ricerca dell’oro della famiglia ebrea. Jördis Triebel interpreta Sonja, mentre Stephan Grossmann è il sindaco del villaggio, apparentemente bonario e tranquillo solo in superficie. Nel cast troviamo anche Florian Schmidtke (Dorfler), Petra Zieser (Irmgard), Gisela Aderhold (Brigitte) e Jochen Nickel (il prete).

Blood & Gold: La Recensione Finale

Blood & Gold cerca di raccontare in maniera rocambolesca e grottesca le ultime vicende delle SS e del soldato disertore. Tuttavia, nonostante prenda a piene mani dallo stile di Quentin Tarantino, il risultato non riesce neanche lontanamente a raggiungere la stessa qualità. La trama risulta deludente e i personaggi eccessivamente caricaturali. Nonostante gli sforzi degli attori, le interpretazioni non riescono a sollevare il film dal suo fallimento. Pertanto, per la sua mancanza di originalità e l’esecuzione poco convincente, do a Blood & Gold un modesto 5/10.



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