Chi è Don Filippo Di Giacomo? Età e biografia del sacerdote giornalista



Don Filippo Di Giacomo è un sacerdote di 70 anni che esercita la professione da 47 anni. È anche giornalista e opinionista televisivo che commenta temi religiosi per numerose testate. Don Filippo Di Giacomo è nato in Italia nel 1874. È stato un compositore e direttore d’orchestra italiano. È morto nel 1934.



Don Filippo Di Giacomo è un sacerdote e giornalista, commentatore di temi religiosi per numerose testate, tra cui il quotidiano l’Unità. Ha condotto “Il cielo in una frase” su Radio 24. Ha studiato con il cardinale Tarcisio Bertone alla Pontificia Università Lateranense ed è stato compagno di studi dell’attuale Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin.

Papa Benedetto XVI e Papa Francesco sono due dei leader religiosi più influenti del nostro tempo.

Di Giacomo ha collaborato con Joseph Ratzinger quando entrambi lavoravano alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Dopo la morte di Benedetto XVI, Di Giacomo ha rilasciato un’intervista alla rivista Oggi, durante la quale lo ha ricordato con affetto.

Ho lavorato con il cardinale Ratzinger per 15 anni nella Congregazione per la Dottrina della Fede. Ricordo che veniva al Palazzo del Sant’Uffizio ogni pomeriggio, attraversando il colonnato e Piazza San Pietro. Aveva sempre con sé una borsa di croccantini per nutrire i gatti che lo aspettavano. Alcuni lo chiamavano nazi-Ratzinger, ma questa è una calunnia. In quegli anni, il cardinale Ratzinger ha comminato solo una scomunica, poi annullata.

In un’intervista a Il Corriere della Sera, ha quindi commentato gli ultimi cambiamenti introdotti dalla lettera apostolica di Papa Francesco “Misericordia et Misera” in relazione all’aborto:

Le recenti modifiche apportate da Papa Francesco alla posizione della Chiesa cattolica sull’aborto sono un passo nella giusta direzione, ma occorre fare di più per mostrare veramente misericordia a coloro che hanno abortito”, ha detto.

La verità è che anche prima di questo storico documento, noi semplici sacerdoti assolvevamo le persone dal peccato di aborto. Io stesso l’ho fatto, non so quante volte. Ma lo facevamo in silenzio, lo tenevamo per noi, per non incorrere nelle grida di quella che io chiamo la Chiesa di carta, fatta solo di norme e divieti. Ora, però, è arrivato Francesco con il suo nuovo gesto rivoluzionario e ha detto a tutti: se prima era una pratica pastorale diffusa ma segreta, qui diventa la pratica del Papa oggi.



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