Chi è Elly Schlein? Età, Partito Democratico, genitori, fratello, sorella, fidanzata e patrimonio



“Li abbiamo colti di nuovo di sorpresa”: così Elly Schlein ha voluto dare il via alla sua piccola grande rivoluzione alla guida del PD. Una volontà di rinnovamento dal basso, che parte proprio dalla citazione di Lisa Levenstein, in cui si intersecano storie, personaggi e lotte che la nuova segretaria ha promesso nella sua lunga campagna elettorale portata avanti tutta sul campo.



Elly Schlein, sfavorita all’inizio, è uscita vittoriosa da un’impresa che sembrava impossibile, battendo in volata il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Tuttavia, dietro la figura della segretaria del Partito Democratico, c’è molto di più. Per esempio, il suo nome è la combinazione dei nomi di due grandi donne della sua vita: la nonna materna Elena e la nonna paterna Ethel, di origine lituana. Conosciamola meglio.

Carriera e incarichi precedenti

Elly Schlein è un’attivista, femminista e progressista che ha studiato e si è diplomata al liceo di Lugano. Nel 2011 si è laureata all’Università di Bologna con il massimo dei voti e una tesi in diritto costituzionale. Nel 2008, a 23 anni, ha partecipato come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama. Quattro anni dopo, nel 2012, è ancora a Chicago per partecipare alla campagna di rielezione del presidente.

Bologna è stata la città che ha scelto per trasferirsi nel 2004, dopo aver terminato gli studi al Liceo di Lugano. Nel 2011 è stata tra i fondatori dell’associazione studentesca universitaria Progrè. Questa organizzazione si occupa di politiche migratorie e realtà carceraria. Collaborano alla pubblicazione di una rivista e all’organizzazione di un festival annuale chiamato ProMiGrè. Questo festival invita politici ed esperti a parlare dei temi che stanno a cuore all’associazione.

Dopo la sconfitta di Romano Prodi alle elezioni presidenziali, un piccolo gruppo di manifestanti ha occupato diverse sedi del partito per esprimere il proprio dissenso nei confronti del governo guidato da Enrico Letta. Questo segnò l’inizio della campagna #OccupyPD, una protesta pacifica che avrebbe poi portato all’ascesa di Matteo Renzi.

Nel 2013 è ancora in prima linea alle elezioni primarie del PD, sostenendo Pippo Civati, deputato ed ex consigliere della Regione Lombardia. Civati finisce al terzo posto dietro Gianni Cuperlo e Matteo Renzi. Viene poi eletta alla direzione nazionale del Partito Democratico per la corrente civatiana.

Nel 2014, #siscriveschlein è diventato virale, legato a una lunga campagna per le elezioni europee. La campagna era basata sulla sostenibilità ed è stata poi rilanciata con il nome di Slow Foot. Alle elezioni è stata eletta europarlamentare con 53681 preferenze. In seguito ha assunto il ruolo di vicepresidente della delegazione alla Commissione parlamentare di stabilizzazione e associazione UE-Albania e di membro della Commissione per lo sviluppo (DEVE). Nel 2015 ha annunciato la sua uscita dal PD, attaccando apertamente l’allora segretario Matteo Renzi e definendolo di centro-destra. Non sentendosi più rappresentata dagli ideali del partito, ha aderito a Possibile, sempre al fianco del suo fondatore Pippo Civati.

La sua lunga esperienza dentro e fuori il partito la porta a portare le sue idee e la sua voglia di rinnovamento direttamente sul territorio, candidandosi alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna del 2020 per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista con Articolo Uno, Sinistra Italiana, èViva e altre realtà politiche locali. Ha ottenuto un risultato storico: è stata infatti la candidata con più preferenze personali in tutta la storia delle elezioni regionali in Emilia-Romagna. L’11 febbraio 2020 è stata nominata vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e consigliere con delega regionale al welfare e al Patto per il clima dal neo rieletto presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Il 5 febbraio 2021 è stata confermata nell’Ufficio di presidenza di Green Italia.

Nel 2022, alle elezioni politiche anticipate che decretano la vittoria della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, viene eletta alla Camera dei Deputati. Decide poi di lasciare la vicepresidenza della Regione Emilia-Romagna il 24 ottobre. Nella XIX Legislatura è membro della I Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e dell’Interno.

Dopo le dimissioni di Enrico Letta da segretario nazionale del PD in seguito alla sconfitta alle elezioni politiche, è rientrata nel partito e ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alla nuova segreteria del PD. Il 4 dicembre è rientrata ufficialmente nel PD ed è stata eletta con un nuovo storico risultato – contro Bonaccini – risultando la prima candidata in grado di ribaltare il risultato del tesseramento (in cui Stefano Bonaccini aveva prevalso con il 52,87%) a primarie aperte. La nuova segreteria è stata fondata nell’assemblea del partito del 12 marzo 2023.

Vita privata di Elly Schlein.

Da quando ha fatto coming out come bisessuale nel 2020, Elly Schlein ha vissuto la sua vita privata con estremo riserbo. In riferimento alla recente polemica sulle “donne che sanno stare un passo indietro” scatenata da Amadeus alla conferenza stampa di Sanremo 2020, Schlein ha dichiarato a The Siege che è importante che le donne “camminino sempre fianco a fianco”.

Chi è la fidanzata

Non si conosce l’identità della donna che è al suo fianco, ma lui ne aveva parlato proprio davanti a Daria Bignardi, in una delle puntate de L’Assedio. Ha detto: “Di solito non parlo mai e sono molto riservato sulla mia vita privata, ma in questo caso faccio un’eccezione: sì, sono fidanzato, ho avuto diverse relazioni in passato. Ho amato molte donne e amato molti uomini, in questo momento sto con una ragazza e sono felice finché mi sopporta”.

Chi sono i genitori

È nata a Lugano, in Svizzera, il 4 maggio 1985 da Melvin Schlein e Maria Paola Viviani. Suo padre è un professore emerito di scienze politiche che presta servizio in Svizzera, ma è stato anche vicedirettore della sede di Bologna della John Hoptinks University. La sua famiglia ha origini ebraiche ashkenazite e proviene dall’Ucraina moderna. Il politologo ha la cittadinanza americana.

Mia madre è giurista ed ex preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università dell’Insubria. È figlia di Agostino Viviani, noto avvocato antifascista e senese della Contrada della Pantera, già senatore del Partito Socialista negli anni Settanta e presidente della Commissione Giustizia del Senato.

Chi sono il fratello e la sorella?

Elly è la terza di tre fratelli e ha una sorella maggiore di nome Susanna Sylvia. È diplomatica presso l’ambasciata di Atene e ha svolto attività diplomatica anche in Germania e in Albania. Dal 2022 è vice-capo missione presso l’Ambasciata d’Italia ad Atene come primo consigliere.

Suo fratello Benjamin è l’unico della famiglia a non essere coinvolto in politica. È uno scienziato di fama internazionale e professore di fisica matematica all’Università di Zurigo. Si è laureato all’ETH con una specializzazione in fisica teorica e ha tenuto conferenze a Cambridge e Bonn.

Patrimonio di Elly Schlein

Elly Schlein è membro del Parlamento e ha diritto a un’indennità netta di 5.000 euro al mese, oltre a una diaria di 3503,11 euro. Ha inoltre diritto al rimborso delle spese di mandato, che ammonta a 3690 euro al mese, con 1200 euro all’anno di rimborso telefonico e fino a 3995,10 ogni tre mesi come rimborso delle spese di trasporto. Pertanto, il suo stipendio mensile dovrebbe essere di 13971,35. Alla fine del suo mandato, ha diritto a un assegno calcolato sull’80% del suo stipendio mensile lordo moltiplicato per gli anni di mandato.

Come europarlamentare, Elly Schlein dovrebbe aver guadagnato tra i 16.000 e i 19.000 euro al mese, a seconda della frequenza delle riunioni. Secondo la dichiarazione dei redditi presentata nel 2022, il suo reddito complessivo nel 2021 (quando era ancora vicepresidente della Regione Emilia-Romagna) era di 88.000 euro.



Lascia un commento