“È possibile tornare a casa”. Assunta, a soli 16 anni, muore dopo appena due ore dal congedo dall’ospedale. Autopsia programmata



Si chiamava Assunta Russo e aveva soltanto 16 anni. Una vita già contrassegnata dalla sofferenza per la giovane di San Marcellino, che aveva perso entrambi i genitori.



Aversa – La tragica sorte di Assunta

Un dramma si è consumato la scorsa notte a San Marcellino. Come riportato da casertace.net, Assunta ha avuto un malore improvviso e si è recata in ospedale. Tuttavia, i medici non hanno trovato nulla di anormale e i suoi parametri erano nella norma. Dopo soli 10 minuti, è stata dimessa.

Il rientro a casa e la morte

Assunta è tornata a casa con gli zii, con cui viveva dopo la morte dei genitori. Ma solo due ore dopo, un altro malore l’ha colpita fatalmente. Nonostante i soccorsi, il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso della ragazza.

Da Aversa a Napoli – Un’altra giovane vita spezzata

Il suo nome era Francesco Pio Maimone, conosciuto come Checco, e aveva solo 18 anni. La sua vita è stata stroncata senza motivo apparente, forse a causa di uno sguardo di troppo, una lite o una vendetta personale. Ma Checco, come tutti lo chiamavano a Pianura, era “un bravo ragazzo che stava imparando a fare il pizzaiolo e progettava di aprire una rosticceria con sua sorella”.

Queste sono le parole, infrante dalle lacrime, di Monica D’Angelo, la sua “seconda mamma” e seconda moglie del padre Antonio Maimone (la madre biologica di Francesco è Concetta D’Angelo).

La donna continua a raccontare del giovane

“Siamo sconvolti, Checco era un ragazzo meraviglioso. Aveva terminato di lavorare in pizzeria ed era uscito con gli amici. Stava mangiando noccioline quando ha sentito gli spari. Un proiettile lo ha colpito al petto ed è morto. Non aveva nulla a che fare con la faida di Pianura. Era un grande lavoratore, il suo sogno era aprire una rosticceria a Cappella Cangiani. Non ci sono state liti”.

L’ultima tragica notte di Checco

Da quanto si apprende, era in compagnia degli amici durante una delle tante serate del sabato in uno chalet di Mergellina, quando è stato colpito al petto da un colpo di pistola davanti ai suoi amici. Inutile il tentativo di portarlo in ospedale, al Pellegrini, il giovane non ce l’ha fatta.



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