Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è detenuto a Verona in condizioni “accettabili” ma è sotto stretta sorveglianza.



Filippo Turetta, il giovane di 21 anni accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è attualmente detenuto nel carcere di Verona, dove è soggetto a una sorveglianza costante per il timore di possibili aggressioni da parte di altri detenuti. Il suo legale, Giovanni Caruso, ha recentemente fatto luce sulle condizioni del ragazzo e sulla strategia difensiva che verrà adottata. In questo articolo, esploreremo le circostanze attuali di Turetta in carcere e le prospettive per il suo processo.



Le condizioni di Filippo Turetta in carcere

Filippo Turetta è attualmente rinchiuso nel carcere di Verona, dove il suo avvocato Giovanni Caruso ha avuto l’opportunità di incontrarlo. Caruso ha descritto Turetta come “disorientato”, tuttavia, ha riferito che il giovane si trova in condizioni di salute “accettabili”. Durante l’incontro con l’avvocato, Turetta ha mantenuto un dialogo “comprensibile”, anche se non ha rilasciato dichiarazioni di rilievo.

Al momento, non sono ancora stati sviscerati i dettagli della difesa materiale di Turetta, ma Caruso prevede di avere accesso agli atti lunedì prossimo, in preparazione all’interrogatorio di garanzia fissato per martedì 28 novembre.

La strategia difensiva e le opzioni di Turetta

Oggi, l’avvocato Giovanni Caruso si confronterà nuovamente con Filippo Turetta per delineare la strategia difensiva da adottare durante l’interrogatorio di garanzia. Durante questa fase, che si svolgerà davanti al giudice per le indagini preliminari (gip) di Venezia, Benedetta Vitolo, Turetta avrà la possibilità di scegliere se rimanere in silenzio o rispondere alle accuse.

La situazione di Turetta è delicata, poiché se gli verranno contestate aggravanti come premeditazione e motivi abietti, potrebbe affrontare la prospettiva dell’ergastolo.

Attualmente, Turetta è detenuto in una cella con un compagno più anziano e si trova sotto “grande sorveglianza” per mitigare il rischio di autolesionismo o aggressioni da parte di altri detenuti. Tuttavia, è possibile che venga trasferito in un reparto protetto, insieme ad altri detenuti.

I dettagli dell’inchiesta e gli indizi

Nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Giulia Cecchettin, sono emersi nuovi dettagli significativi. Vicino al corpo della vittima è stato ritrovato un libro per l’infanzia intitolato “Anche i mostri si lavano i denti” di Jessica Martinelli, insieme ad altri effetti personali della giovane. Gli investigatori considerano questi oggetti come potenziali elementi cruciali nelle indagini.

All’interno dell’auto utilizzata da Turetta durante la fuga, una Grande Punto, sono stati rinvenuti un coltello da cucina, tracce di sangue, 300 euro in contanti e un paio di guanti. Attualmente, l’auto si trova in Germania e non è ancora accessibile agli investigatori italiani.

Il cellulare di Turetta è stato sequestrato nell’ambito dell’inchiesta, mentre il telefono della vittima sembra essere scomparso dopo l’ultimo aggancio a una cella a Marghera.

In conclusione, l’omicidio di Giulia Cecchettin continua a essere oggetto di indagini approfondite, mentre Filippo Turetta affronta una complessa situazione legale mentre è detenuto in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Restate connessi per ulteriori sviluppi su questo caso in evoluzione.



Lascia un commento