Gino Cecchettin parla della notte in cui Giulia è stata uccisa, affermando di essere stato impegnato a correggere la sua tesi



Una toccante intervista con Gino Cecchettin, il padre di Giulia, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, rivela i dettagli dell’atroce notte e il ricordo di una figlia eccezionale.



Una Notte Tragica

Il 22 novembre, Giulia, una giovane donna di 22 anni, usciva dalla sua casa a Vigonovo per l’ultima volta. Il padre, Gino Cecchettin, non poteva immaginare che quella notte sarebbe stata fatale per sua figlia. In un’intervista al Corriere, Gino ha condiviso i dettagli struggenti di quella terribile notte.

Un Padre Distrutto dal Dolore

Giulia doveva laurearsi solo pochi giorni dopo, ma quella notte avrebbe incontrato il suo ex fidanzato, Filippo Turetta, che alla fine l’avrebbe uccisa. Gino era a casa, ignaro di cosa stava per accadere, impegnato a correggere la tesi di laurea della figlia.

La Figlia Perfetta

Giulia era una giovane brillante, altruista e sognatrice. Gino la ricorda come la figlia ideale, con una passione per l’illustrazione e il desiderio di diventare un’illustratrice di successo. La sua vita è stata tragicamente interrotta quella notte.

L’Ordinaria Serata

La serata in cui Giulia è stata uccisa sembrava ordinaria. Dopo un pranzo in famiglia, Giulia si era ritirata in camera sua. Gino, rispettando la sua privacy, non aveva fatto domande. Non sapeva delle tensioni tra Giulia e l’ex fidanzato e non avrebbe mai immaginato l’orrore che stava per accadere.

Il Momento del Risveglio

Gino ricorda che si era addormentato sul divano e si era svegliato alle undici e trequarti. Aveva iniziato a correggere la tesi di Giulia quando le aveva inviato uno screenshot di un errore. Era allora che aveva notato che l’orario era diventato 1:45. In quel momento, aveva pensato di rimproverarla al mattino per essere uscita così tardi. Ma quando si è alzato, Giulia non c’era più e l’incubo aveva avuto inizio.

L’Aggressore Sconosciuto

Di Filippo Turetta, l’aggressore, Gino sapeva poco. Ricorda solo un primo incontro in cui sembrava timido. Tuttavia, successivamente, ha appreso dei segni di comportamento violento e delle sue visite a terapisti. Gino è stato scioccato dalla tragica verità che ha emergo solo dopo la morte di Giulia.

La Lotta Contro il Femminicidio

Oltre al suo immenso dolore, Gino ha deciso di impegnarsi nella lotta contro il femminicidio. Lancia un appello affinché la morte di Giulia non venga dimenticata e si trasformi in azioni concrete per porre fine a questa piaga sociale. L’idea di creare una Fondazione per questa causa è diventata un proposito, la speranza che dalla tragedia possa nascere un cambiamento.

Questa storia commovente ci ricorda l’importanza di combattere la violenza di genere e di fare tutto il possibile per proteggere le vittime.



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