Giulia Tramontano, l’abbraccio fatale con l’amante del compagno: il preludio all’omicidio



Le immagini catturate poco prima della tragica morte di Giulia Tramontano, una giovane di 29 anni incinta di sette mesi, raccontano una storia scioccante. Quel giorno, Giulia avrebbe un appuntamento fatale con il suo compagno e futuro assassino, Alessandro Impagnatiello, che l’avrebbe uccisa con 37 coltellate. Ecco come si sono svolti gli eventi nelle ore precedenti a questo omicidio orribile.



Un Confronto Tra Donne

Alle 16:57, Giulia decide di incontrarsi con l’amante del suo compagno all’Armani Bamboo Bar a Milano. Questa giovane donna di 23 anni aveva una relazione parallela con Impagnatiello e aveva contattato Giulia per affrontare la verità riguardo alla situazione. Nonostante Impagnatiello avesse giurato più volte che la sua relazione con Giulia era finita, questo non era vero. Durante l’incontro, le due donne scoprono tradimenti, bugie e inganni, rendendosi conto di essere entrambe vittime di un narcisista patologico. Invece di litigare, scelgono di abbracciarsi.

Le Ultime Immagini

L’immagine di questo abbraccio è stata catturata dalle telecamere di sicurezza e fa parte del fascicolo d’indagine preparato dai carabinieri. Dopo questo incontro, alle 18:20, Giulia si allontana dall’Armani Bamboo Bar per tornare a Senago.

Il Fatale Ritorno a Casa

Quando Giulia rientra a casa poco prima delle 19, trova Impagnatiello ad aspettarla. I vicini sentono i due litigare per alcuni minuti, ma poi cala il silenzio. In un accesso di violenza, Impagnatiello uccide la compagna con almeno trentasette coltellate e cerca di dare fuoco al suo corpo nella vasca da bagno dell’appartamento.

Il Tentativo di Nascondere le Prove

Durante la notte, Impagnatiello si reca a casa dell’amante, ma questa, impaurita, non lo fa entrare. Il giorno successivo, il 28 maggio, si reca alla caserma di Senago in compagnia della madre per denunciare la scomparsa di Giulia. Tuttavia, cerca di nascondere il fatto di possedere un box e scrive a un familiare di non parlare del garage agli investigatori. Questo è il momento in cui i militari iniziano a ispezionare l’abitazione.

La Macabra Scoperta

Il 29 maggio, l’assassino sposta il cadavere dal box alla cantina, cercando nuovamente di incendiarlo. Il 30 maggio, preleva il corpo dalla cantina e lo rimette nel box, nascondendolo nel bagagliaio dell’auto alle 11:40, segnando l’ultima volta in cui la macchina lascia il box. Il 31 maggio alle 2:38, Impagnatiello si dirige a via Monte Rosa, si disfa del corpo di Giulia e rientra a casa alle 2:44.

Un Delitto Pianificato

Già da tempo, Impagnatiello aveva pianificato di uccidere Giulia, preoccupato per la sua gravidanza. Aveva effettuato ricerche online su “ammoniaca per feto” e “veleno per topi” prima di acquistare del cloroformio con una falsa identità. Giulia, a sua volta, aveva cercato rimedi per il bruciore di stomaco e aveva lamentato di sentirsi “drogata”. Queste tragiche circostanze fanno emergere un’oscura storia di violenza e manipolazione che ha portato a una terribile perdita di vite umane.



Lascia un commento