Il Colpo di scena: quando Celentano disse no a ‘L’Italiano’! Toto Cutugno scatena il successo a Sanremo 1983 (VIDEO)



Un Inizio Controverso

Nel panorama dell’incredibile mondo della musica italiana, vi è una storia affascinante e quasi paradossale che si intreccia con due nomi di spicco: Adriano Celentano e Toto Cutugno. Era il lontano 1983, il palco di Sanremo si preparava ad accogliere nuovi talenti e il pubblico si teneva con il fiato sospeso. Ma l’energia di quel momento sarebbe diventata l’ispirazione per una canzone iconica che, sorprendentemente, è stata respinta dall’artista a cui era stata inizialmente destinata.



“Un Italiano Vero” che fece Storia

Il brano in questione era “L’Italiano”, un inno patriottico a tutto tondo. Ma paradossalmente, proprio il termine cruciale del brano fece scaturire una serie di eventi sorprendenti. Il periodo verbale “un italiano vero” fu oggetto di sconcerto per Adriano Celentano, tanto che quest’ultimo rifiutò categoricamente di cantare la canzone. Nel 1983, Sanremo fu il palcoscenico in cui Toto Cutugno, all’epoca già un solista affermato, portò al pubblico questa traccia che avrebbe segnato la sua carriera in modo indelebile.

L’Apogeo dell’Internazionalità

“L’Italiano” divenne un successo mondiale, proiettando Toto Cutugno sotto i riflettori globali. La sua popolarità non si limitò al territorio italiano; al contrario, raggiunse l’apice in nazioni come la Russia, dimostrando un forte richiamo nei confronti delle comunità italiane all’estero. L’onda migratoria di quegli anni contribuì a consolidare il brano come un inno per coloro che avevano lasciato la propria patria.

Il Brano che Poteva Essere di Celentano

L’aneddoto che circonda “L’Italiano” si intreccia con il fatto che inizialmente il brano era destinato ad Adriano Celentano. Cutugno, nel suo desiderio di omaggiare l’italianità, scrisse il testo con Celentano in mente. Tuttavia, il Molleggiato declinò l’offerta in modo netto e deciso. La motivazione? Celentano non si sentiva nella necessità di dichiarare di essere “un italiano vero”, poiché riteneva che il pubblico lo sapesse già.

Il Cambio di Rotta e il Successo

Alla luce del rifiuto di Celentano, Cutugno si trovò a un bivio. L’idea di far eseguire il brano da Gigi Sabani, imitando proprio lo stile di Celentano, fu un’opzione presa in considerazione. Tuttavia, fu l’osservazione acuta di Gianni Ravera a cambiare le sorti del brano. L’abilità di Ravera nel cogliere il potenziale del testo portò infine Cutugno a esibirsi con “L’Italiano” sul palco dell’Ariston, affermando così un nuovo capitolo nella storia della musica italiana.

La Nascita di un Inno

La nascita di “L’Italiano” fu ancorata alle esperienze personali di Cutugno. Mentre si esibiva davanti a folle oceaniche di fan italiani durante un concerto a Toronto, la consapevolezza che quelle persone rappresentavano un legame comune lo colpì profondamente. Fu in quel momento di introspezione che Cutugno decise di scrivere una canzone per quei cuori italiani sparsi per il mondo.

Nel ristorante “Mamma Rosa”, armato di chitarra e passione, Toto Cutugno diede vita a un testo che avrebbe resistito alla prova del tempo. Inizialmente intitolata “Con quegli occhi di italiano”, la canzone avrebbe presto assunto il titolo che tutti conosciamo e amiamo: “L’Italiano”.

Conclusioni: Un’Aneddoto che Ha Segnato la Storia

La vicenda di “L’Italiano” ci ricorda che spesso dietro le canzoni che ci accompagnano nel corso della vita si celano storie sorprendenti. L’arte e la creatività possono nascere da momenti di ispirazione improvvisa e visioni profonde. E mentre il brano avrebbe potuto appartenere a Celentano, è stata la decisione di Cutugno di abbracciare il suo spirito italiano e rendere omaggio alla sua gente che ha forgiato la storia di questa canzone senza tempo.

@controcopertina“L’italiano” scritta per Celentano, che rifiutò: a Sanremo 1983, Toto Cutugno spopolò nel mondo

♬ suono originale – Controcopertina.com



Lascia un commento