Julia Ituma, l’ultima discussione telefonica con il compagna di scuola. «Ho dibattuto con lei, non è pacifica»



Chi era all’altro capo del telefono di Julia Ituma, la pallavolista tragicamente scomparsa ad Istanbul? Secondo Repubblica, si tratta di un giovane. E chi mai potrebbe essere? Pare fosse un compagno di scuola al liceo privato di Novara, dove Julia studiava da quando entrò nella squadra Igor Gorgonzola. Che parole infuocate si scambiarono? Litigarono. Era amore tra loro? L’incertezza aleggia, ma di sicuro fu una discussione intensa e pesante. Egli poi inviò messaggi a Lucia, per confidarle l’accaduto. Voleva garantirsi che Julia fosse serena.



Il racconto emozionante della compagna di stanza

Lucia, la coinquilina, racconta che al suo ritorno si misero a parlare con passione. E continuarono fino all’una e mezza di notte. Di cosa parlavano? Forse del litigio. Ma anche della partita e della loro vita come giocatrici professioniste. Infine, Lucia si addormentò, mentre Julia aprì la finestra scorrevole e superò il parapetto.

Squadra in profondo lutto

Il cuore della squadra di Julia è infranto. Lucia Varela, la compagna di squadra che ha confidato agli investigatori: “Quando è tornata in stanza, abbiamo parlato per un po’, almeno fino all’una e mezza. Poi mi sono addormentata e non mi sono accorta di nulla. Alle 5.30 mi hanno chiamato dalla reception dell’hotel per avvertirmi, per dirmi cosa era successo”. I media turchi affermano che dalle telecamere di sorveglianza si evince che Julia non sia più uscita dalla stanza. Quindi, la caduta deve essere avvenuta dalla finestra della camera al sesto piano, dove c’era un piccolo balcone. Potrebbe essere stata una decisione consapevole o un incidente. La procura indaga. Le compagne di squadra, sconvolte, ieri pomeriggio sono rientrate in Italia. Chi conosceva Julia parla di una ragazza estremamente determinata, forse un po’ riservata, ma di certo integrata nel team. Sui social, in particolare su Instagram, l’atleta milanese ha condiviso diverse foto, l’ultima la ritrae sorridente in piscina con un’amica pallavolista scattata l’estate scorsa. In molte altre celebra, con le compagne di squadra, uno dei tanti trionfi sul campo. Tra i commenti, provenienti da tutto il mondo, molti esprimono condoglianze e vicinanza alla famiglia. Purtroppo, ci sono anche messaggi razzisti (pochi). Per il volley italiano, c’è un triste precedente: tredici anni fa, un’altra campionessa italiana, Giulia Albini, morì a Istanbul, cadendo da un ponte. Forse si era gettata, ma non fu mai trovata una lettera di addio.



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