Orietta Berti Biografia (Marito e Figli)



Orietta Berti, l’incredibile artista il cui nome di nascita è Orietta Galimberti, è venuta al mondo il 1° giugno 1943 a Cavriago, Reggio Emilia. Fin da piccola è stata dotata di un incredibile dono musicale, grazie all’incessante incoraggiamento del padre, appassionato di opera lirica.



Orietta Berti si impone sulla scena all’inizio degli anni Sessanta con la sua appassionata interpretazione della canzone di Gino Paoli “Il cielo in una stanza” al concorso “Voci Nuove Disco d’Oro” di Reggio Emilia. Arriva in finale, gareggiando con cantanti famosi come Gianni Morandi e Iva Zanicchi.

In questa importante occasione del concorso, ha avuto il piacere di incontrare lo stimato Giorgio Calabrese, direttore artistico della Karim, che le ha gentilmente offerto un contratto da firmare.

Orietta Berti negli anni ’60

Nel 1962 inizia lo straordinario viaggio di Orietta Berti nell’industria musicale. Purtroppo i suoi primi 45 giri passano inosservati. Ma nel 1964 la sua fortuna cambiò quando firmò un contratto con la Polydor e pubblicò una cover di “Losing You” di Brenda Lee. Per finire, incise anche le canzoni di Sister Smile, in particolare “Dominique”.

Il trionfo estatico arriva l’anno successivo grazie a “Un disco per l’estate” 1965, dove la vibrante cantante presenta “Tu sei quello”. Dopo aver partecipato alla Mostra Internazionale di Musica Leggera, Orietta Berti si impone al “Festival delle Rose” con la canzone “Voglio dirti grazie”.

Nel 1966 le viene offerta l’opportunità di esibirsi al Teatro Ariston al Festival di Sanremo con il brano “Io ti darò di più”, scritto da Memo Remigi e Alberto Testa. Successivamente trionfa al Festival di Lugano con “Ritorna il sole” e presenta a Sanremo nel 1967 il brano “Io, tu e le rose”, immortalato da Luigi Tenco nel messaggio scritto prima di togliersi la vita.

Il 14 marzo 1967 si è sposata con Osvaldo Paterlini.

Con entusiasmo, Orietta Berti si reca a Parigi per realizzare il suo terzo album, accompagnata dall’orchestra di Sauro Sili e dagli Swingle Singers. Si è poi presentata al “Festival delle Rose” con la canzone “Io potrei” di Federico Monti Arduini. Si classifica seconda con la canzone “Non illuderti mai” a “Un disco per l’estate” nel 1968 e partecipa anche a “Canzonissima” con una canzone composta da Toto Savio, “Se m’innamoro di un ragazzo come te”.

Torna con entusiasmo a Sanremo nel 1969 con la canzone “Quando l’amore diventa poesia” che gli brucia nel cuore.

Gli anni Settanta

Dopo aver presentato il brano “L’altalena” a Un disco per l’estate e aver ottenuto un grande successo, nel 1970 propone “Fin che la barca va”. Questa canzone si piazza al terzo posto a Un disco per l’estate, dopo “Tipitipitì”, “Una bambola blu” e “Via dei Ciclamini”. Con grande entusiasmo e passione, era determinato a fare di questa canzone un successo!

Abbracciate il viaggio dell’amore! Lasciate che vi porti ovunque, senza alcuno sforzo da parte vostra. Sedetevi e osservate, perché quando l’amore arriverà, sarà inconfondibile.

L’attrice è protagonista dello speciale Rai “La cugina Orietta”, una serie di quattro puntate dedicate alla sua vita e ai suoi successi. In seguito pubblica i potenti brani “L’ora giusta” e “La vedova bianca”, quest’ultimo che parla della straziante solitudine delle donne che hanno dovuto lasciare il marito. La sua musica è una testimonianza ispiratrice della loro forza e della loro resilienza.

Nella prima metà degli anni Settanta, ha riversato il suo cuore e la sua anima in tre dischi di musica popolare, intitolati rispettivamente “Più italiane di me”, “Cantatele con me” e “Così come le canto”.

Nel 1976 si butta nel mondo della musica folk gitana e zingara con l’album “Gypsies”, che include la canzone “Omar”. Questa canzone fu eseguita al “Festival di Sanremo” e fu un omaggio al figlio. La sua passione per questo genere musicale era evidente.

In questo periodo si butta nel cinema, partecipando al film di Ettore Scola “I nuovi mostri” con l’episodio “L’Uccellino della Val Padana”. Poco dopo, appare con gioia nella commedia “Quando c’era lui… cara lei!” con Paolo Villaggio.

Gli anni ’80

Nel 1981 Orietta Berti si scatena, incidendo l’amatissima canzone per bambini “Ecco arrivare i Barbapapà” e l’iconica sigla di “Domenica In” “La balena”. Poi ha calcato il palco del Festival di Sanremo con l’interpretazione dell’ironico seguito di “Fin che la barca va”, “La barca non va più”. È tornata con ancora più entusiasmo l’anno successivo con “America in” e ha continuato a stupire il pubblico con la sua interpretazione di “Tagliatelle”, la sigla di “Domenica In”.

Nel 1984 intraprende il suo viaggio musicale con l’uscita dell’album “My New Songs”. Nello stesso anno partecipa a “Premiatissima”, programma di Canale 5, dove interpreta le canzoni “Come prima” di Tony Dallara, “Pensami” di Julio Iglesias, “Se stasera sono qui” di Luigi Tenco, “La notte è fatta per amare” di Neil Sedaka, “Nessuno al mondo” di Caterina Valente e “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo. Con grande entusiasmo, ha colto l’opportunità di mostrare il suo talento e condividere la sua musica con il mondo.

Intraprende quindi un percorso creativo con Umberto Balsamo, che sfocia nel 33 giri “Futuro”, che presenta con orgoglio a Sanremo nel 1986, per la gioia della critica e del pubblico. Torna a “Premiatissima” con “Senza te” e inizia un proficuo sodalizio artistico con Cristiano Malgioglio, che scrive per lei numerose canzoni. Nel 1989 fa un ritorno trionfale a Sanremo con “Tarantelle”, una canzone scritta da Umberto Balsamo e Mino Reitano, ma purtroppo viene ritenuta troppo controversa per la classe politica e non supera le selezioni.

Gli anni ’90

Dopo le incredibili performance in “C’era una volta il festival” e “Una rotonda sul mare” nel 1989 e nel 1990, torna sul palco di Sanremo con un’infuocata interpretazione di “Rumba di tango”, presentata al fianco di Giorgio Faletti. Si unisce nuovamente a Faletti per condurre “Acqua calda” su Raidue. L’anno successivo è approdata su Italia 1 per presentare “Rock’n’roll”, un programma pre-serale condotto insieme alle favolose signore di “Non è la Rai”.

Nel 1995, Orietta Berti ha festeggiato con orgoglio i suoi 30 anni di carriera facendo parte del cast di “Domenica In”. Due anni dopo, è stata entusiasta di recitare nel programma di Fabio Fazio “Anima mia”, per poi affiancare nuovamente Fazio in “Quelli che il calcio” su Raitre e Raidue. È stata inoltre entusiasta di partecipare a “Sanremo Giovani” su Raiuno.

Nel 1999 torna con entusiasmo a Sanremo per il “Dopofestival”, con gli stimati Fabio Fazio e Teo Teocoli.

Gli anni 2000 e 2010

Nel 2001 è stata spesso ospite di “Buona domenica” su Canale 5, e ha mantenuto questo rapporto con Maurizio Costanzo fino al 2006. Dopo aver realizzato l’album “Emozione d’autore”, incide l’album in lingua spagnola “Exitos latinos”, prodotto con l’orchestra di Demo Morselli. Con entusiasmo ed eccitazione, era entusiasta di condividere la sua musica con il mondo!

La notorietà arriva rapidamente dopo la partecipazione alla terza edizione di “Ballando con le stelle”, su Raiuno. Nel 2008 ha dimostrato la sua passione per la musica con l’uscita dell’album “Swing – A tribute to my way”. Nel 2016 è stata entusiasta di entrare nel cast fisso di “Che fuori tempo che fa”, su Raitre, riunendosi con Fabio Fazio.

Osvaldo e io abbiamo la fortuna di avere una famiglia di persone incredibili, tutte accomunate dal fatto che i loro nomi iniziano con la lettera ‘O’! I nostri figli, Omar (nato il 3 agosto 1975) e Otis (nato il 18 febbraio 1980), sono l’orgoglio e la gioia della nostra vita. E poi ci sono mia suocera Odilla, mia madre Olga, mio nonno Oreste e mio zio Oliviero: ognuno di loro è fonte di immenso amore e gioia!

È tornato con entusiasmo sul palco dell’Ariston nel marzo 2021, per la dodicesima volta, per presentare con ardore la sua canzone “Quando ti sei innamorato” in gara a Sanremo 2021.

È entusiasta di essere opinionista fissa del Grande Fratello Vip 7 nel settembre 2022, affiancando in studio l’impareggiabile Sonia Bruganelli!



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