Perde la vita nell’incendio domestico, area hobby in fiamme: moglie e figlio 13enne in condizioni critiche, due addetti alla sicurezza intossicati



Salvatore Di Maggio, 55 anni, è tragicamente scomparso nella notte tra sabato e domenica, che era anche la festa del papà. Nonostante i suoi sforzi per proteggere la famiglia, le sue grida di aiuto sono rimaste senza risposta. L’incidente è avvenuto a Torre Gaia, un consorzio residenziale privato alla periferia est di Roma, noto per le sue numerose misure di sicurezza e per le sue palazzine e villette.



Intorno alle 23:55, nell’abitazione del 55enne è scoppiato un incendio nel seminterrato. Una scintilla nella sala hobby si è rapidamente trasformata in una vera e propria fiammata, che non ha lasciato a Di Maggio il tempo di sfuggire alle esalazioni.

L’ALLARME

A mezzanotte meno dieci, un SOS è stato segnalato al guardiano del consorzio da alcuni vicini. In risposta, i vigilanti di turno si sono immediatamente recati in via Putignano, dove le fiamme avevano già raggiunto il secondo piano. Sono state attivate anche le squadre di ambulanze e vigili del fuoco, ma non c’era tempo da perdere perché la situazione era già compromessa. I due agenti privati non hanno quindi esitato a entrare per aiutare la famiglia in difficoltà. Purtroppo Salvatore Di Maggio non è riuscito a raggiungere l’uscio e il medico dell’Ares 118 è stato costretto a dichiararlo morto. Erano presenti anche gli agenti della squadra volante e del commissariato Casilino Nuovo. Barbara, la proprietaria della casa, e suo figlio di 13 anni sono stati soccorsi e portati al pronto soccorso del policlinico Umberto I, dove sono stati ricoverati in gravi condizioni, anche se non sono in pericolo di vita. Anche i due vigilantes accorsi sono stati medicati in ospedale e dimessi con una prognosi di cinque giorni, mentre due agenti di polizia sono rimasti leggermente intossicati.

Gli agenti del commissariato Casilino Nuovo stanno conducendo un’indagine sull’incidente. Domenica mattina, gli investigatori e gli specialisti della scientifica sono tornati sul posto per ulteriori esami. Le cause dell’incendio non sono ancora state determinate. Il corpo dell’uomo è stato consegnato all’autorità giudiziaria. La casa dei Di Maggio è stata considerata inabitabile e gli altri occupanti dell’edificio sono potuti rientrare dopo il via libera dei vigili del fuoco. Questa tragedia, avvenuta poco prima della festa del papà, ha causato un immenso dolore alla famiglia Di Maggio e l’intero quartiere è in stato di shock.

Salvo Di Maggio era un educatore professionale, ma in precedenza era stato presidente del Consorzio Alberto Bastiani, che comprendeva la Cooperativa Ermes e la Comunità Capodarco. Il 21 giugno 2016 è stato arrestato dai carabinieri dell’Eur nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo. Scarcerato dal Riesame, è indagato per un giro di tangenti che avrebbe coinvolto alcuni imprenditori, funzionari di Roma Capitale e vigili urbani per favorire gli appalti per la gestione dei campi rom, come i lavori di bonifica dei campi nomadi capitolini, senza passare per le procedure di gara.



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