Una tragedia ha sconvolto la Val di Susa, quando un uomo di 59 anni, Claudio Scrizzi, ha perso la vita a causa di un tragico incidente automobilistico. La drammatica scena si è svolta ieri, quando, durante una manovra errata di retromarcia, l’auto di Claudio è precipitata in un burrone, lasciando la figlia di 19 anni impotente a osservare l’orrore di fronte ai suoi occhi.
Un errore fatale
L’incidente ha avuto luogo mentre Claudio stava cercando di parcheggiare la sua Fiat Multipla sulla strada che conduce al rifugio La Riposa a Mompantero. Con la figlia presente accanto a lui, il destino ha giocato un tetro scherzo. Un mero errore nell’ingranaggio della retromarcia ha spinto l’auto verso il precipizio, cadendo per ben dieci metri di volo mortale.
L’allarme disperato
La figlia di Claudio è stata testimone impotente dell’intera tragedia. Aveva appena lasciato l’auto ed era in attesa che il padre completasse la manovra di parcheggio quando si è verificato l’incidente fatale. Spaventata e sotto choc, la giovane ha subito lanciato l’allarme, cercando disperatamente aiuto per suo padre.
Un destino ineluttabile
Le ruote dell’auto hanno iniziato a slittare sull’orlo della strada, prima di precipitare nel vuoto con una forza devastante. Claudio è stato sbalzato fuori dall’abitacolo e, purtroppo, è deceduto all’istante a causa delle gravi lesioni riportate nell’impatto.
Le operazioni di recupero
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco con l’elicottero, incaricati di recuperare il corpo senza vita di Claudio dal burrone. L’auto, gravemente danneggiata dopo aver ribaltato più volte, si è fermata tra le pietre e gli alberi lungo il costone della montagna, rendendo vani i tentativi dei soccorritori del 118 di salvare la vita dell’uomo.
La comunità della Val di Susa è stata scossa da questa tragica perdita. Un uomo di 59 anni, Claudio Scrizzi, ha perso la vita in un incidente automobilistico mentre cercava di parcheggiare. La figlia di 19 anni ha dovuto assistere impotente alla terribile scena. Un doloroso promemoria di quanto sia preziosa e fragile la vita, un tragico monito a prestare la massima attenzione e cautela al volante.
