Scopriamo insieme la vita segreta di Edith Frank, la madre coraggiosa di Anna



La Donna Dietro alla Storia

In un periodo buio della storia, durante la Seconda Guerra Mondiale, sorge la figura di Edith Frank, una madre coraggiosa e spesso dimenticata, dietro la celebre storia di sua figlia Anna Frank. Anna è diventata nota per il suo diario, un’opera commovente che getta luce sugli orrori dell’Olocausto e sulle difficili condizioni di vita della sua famiglia, rese sopportabili solo grazie al sostegno di Miep Gies e suo marito. Esaminiamo dunque la vita di Edith Frank, chi era e il suo rapporto con Anna.



Edith Frank: Una Vita in Germania

Edith Frank, nata il 16 gennaio 1900 ad Aquisgrana, in Germania, era la terza di quattro figli. Cresciuta in una famiglia ebraica, la sua religione era praticata con grande rigore. La sua infanzia fu segnata dalla tragica perdita della sorella maggiore, Bettina, a causa della tubercolosi. Dopo aver completato gli studi presso la Evangelische nel 1916, Edith iniziò a lavorare nell’azienda metallurgica di famiglia.

Matrimonio e Emigrazione

Il destino di Edith cambiò il 12 maggio 1925, quando sposò Otto Frank, undici anni più anziano, in una cerimonia nella sinagoga di Aquisgrana. Questo matrimonio unì due famiglie benestanti, segnando l’inizio di una nuova vita. Nel 1926, nacque Margot, la loro primogenita, seguita tre anni dopo da Anna, nata il 12 giugno 1929.

Con l’ascesa del nazionalsocialismo e delle leggi razziali anti-ebraiche nel 1933, la famiglia Frank decise di emigrare nei Paesi Bassi, dove in seguito si unì anche la madre di Edith, Rosa. I fratelli di Edith, Julius e Walter, trovarono rifugio negli Stati Uniti. Edith faticava ad adattarsi alla nuova vita ad Amsterdam e spesso sentiva nostalgia della Germania.

Gli Anni della Persecuzione

Nel luglio 1942, la famiglia Frank si nascose sopra gli uffici dell’Opekta per evitare l’arresto e la deportazione, grazie all’aiuto di Miep Geis, suo marito e altri colleghi. Con loro si rifugiarono la famiglia van Pels e il dentista Fritz Pfeffer. Questi otto clandestini rimasero nascosti per oltre due anni, fino a quando furono traditi e arrestati dalla Gestapo nell’agosto 1944.

Dopo l’arresto, furono deportati prima a Westerbork, un campo di transito nei Paesi Bassi, e poi ad Auschwitz-Birkenau in Polonia. Edith fu separata da Otto e dalle figlie Margot ed Anna. Sebbene inizialmente destinata alla camera a gas, riuscì a sopravvivere, ma la separazione dalla sua famiglia la afflisse profondamente.

La Morte di Edith Frank

Edith Frank morì ad Auschwitz-Birkenau il 6 gennaio 1945, rifiutando di mangiare il cibo che le veniva dato, conservandolo per la sua famiglia. Anche se la sua morte è stata testimoniata da Rosa de Winter-Levy, si presume che il suo corpo sia stato successivamente incenerito nei crematori del campo.

Il Rapporto Complesso con Anna

Nel celebre diario di Anna, sono presenti descrizioni di un rapporto teso con sua madre, rivelando sentimenti di indifferenza e sarcasmo. Otto Frank, l’unico sopravvissuto, rimosse le parti più critiche del diario. Nel 1999, alcune pagine precedentemente rimosse sono state riportate alla luce, mostrando una Anne più matura e comprensiva verso sua madre.

Questa nuova prospettiva suggerisce un possibile riavvicinamento tra Edith ed Anna durante il loro periodo ad Auschwitz, testimonianza della complessità delle dinamiche familiari in circostanze straordinariamente difficili.



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