Sergio Faveto scambiato per un pedofilo fu ammazzato di botta è spirato dopo giorni di terribile agonia



Due giovani hanno causato la morte di Sergio Faveto, un ingegnere informatico disoccupato di 51 anni, dopo averlo preso a calci e pugni in una piazza a Genova. La loro motivazione era basata su false accuse di pedofilia e l’intenzione era solo quella di dare una lezione a Faveto.



Tuttavia, le sue condizioni sono peggiorate e dopo una lunga agonia, è morto il 15 settembre. Mesi dopo, i carabinieri hanno arrestato un giovane di 19 anni e indagato su un minorenne di 17 anni, entrambi accusati di omicidio preterintenzionale aggravato. Le indagini sono ancora in corso, poiché ci sarebbero altre persone che avrebbero aiutato i responsabili a eludere gli accertamenti delle forze dell’ordine.

Sergio Faveto non era affatto un pedofilo, ma un programmatore informatico disoccupato con alcuni problemi personali. Era un uomo solo e fragile che aveva bisogno di parlare con qualcuno e spesso andava nei giardini pubblici per chiacchierare con le persone.

Un giorno, un suo vicino di casa lo ha accusato di molestare i minori e questo ha portato Borsi e il suo amico a dare una lezione a Faveto. Tuttavia, le accuse erano false e sono state smentite dai carabinieri che sono riusciti a rompere il muro di omertà.

La tragica morte di Sergio Faveto è una triste testimonianza di come false accuse e pregiudizi possano portare a conseguenze disastrose. È importante che le persone imparino a verificare i fatti prima di prendere azioni e a non dare sfogo a rabbia e odio ingiustificati.



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