È un Bruno Vespa furioso quello che protesta contro la Rai per il trattamento riservato al suo Porta a Porta nel corso della serata di festeggiamenti per i 100 anni del servizio pubblico. Il giornalista, conduttore di Porta a Porta da oltre 25 anni, ha contestato pubblicamente all’azienda l’assenza di qualsiasi cenno al suo storico programma nel corso della serata.
Le parole di Vespa in una lettera pubblica
Vespa ha deciso di esprimere il suo disappunto attraverso una lettera inviata a Dagospia, nella quale spiega chiaramente cosa sia accaduto nella serata di ieri e per quale ragione abbia deciso di abbandonare la festa in anticipo, proprio a seguito della scelta da parte dell’azienda di omaggiare alcuni programmi storici, senza però menzionare quello che il conduttore presenta, in seconda serata su Rai1, dalla fine degli anni Novanta.
Queste le parole di vespa: “Ieri sera al Palazzo dei congressi ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a Porta a porta”. Quindi il giornalista aggiunge: “Accanto al doveroso omaggio a monumenti dell’informazione televisiva come il Tv7 di Sergio Zavoli e il Quark di Piero Angela, sono stati ricordati giustamente tra gli altri programmi Mixer di Giovanni Minoli e Chi l’ha visto dalla compianta Donatella Raffai all’attuale conduttrice Federica Sciarelli.”
Bruno Vespa in onda dal 1996 con Porta a Porta E conclude così, sottolineando quella che ritiene essere una mancanza di rispetto nei confronti del suo programma: “Non una parola, né una immagine sui 30 anni di Porta a porta. Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte”. Porta a Porta, in onda dal 1996, è giunto quest’anno alla trentesima stagione, per un totale di 3462 (al 2 ottobre 2024). Oltre ad essere stato soprannominato la terza camera.
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