Chi è Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian



L’arte e la sperimentazione si fondono nell’universo di Angela Ricci Lucchi, un’artista e archeologa della rappresentazione che ci ha lasciato all’età di 76 anni dopo una breve malattia. La sua scomparsa, avvenuta nella notte tra il 27 e il 28 febbraio, ha lasciato un vuoto nella comunità artistica, ma il suo contributo alla cultura visiva rimarrà indelebile.



Una Vita Dedicata all’Arte e alla Sperimentazione

Nata a Lugo di Romagna nel 1942, Angela Ricci Lucchi ha trascorso gran parte della sua vita dedicandosi all’arte e alla sperimentazione. Ha studiato con Kokoschka a Salisburgo e nel 1972 ha realizzato una mostra a Ferrara, presentata da Renato Barilli, che ha segnato l’inizio della sua carriera artistica. Sin dai suoi primi passi nell’arte, Angela ha dimostrato un interesse profondo per l’uso dei media e ha iniziato a esplorare concetti fondamentali attraverso una serie di domande rivolte a diverse persone, tra cui artisti come Zavattini. Queste domande hanno costituito il punto di partenza per il suo lavoro, che è stato pubblicato per le edizioni Pari & Dispari.

La Collaborazione con Yervant Gianikian

Negli anni ’70, Angela ha iniziato a collaborare con Yervant Gianikian, un architetto italiano di origini armene. Insieme, hanno esplorato i mezzi cinematografici in modo analitico e sistematico, riutilizzando materiali filmici del passato, isolando dettagli, colorando le pellicole e rallentando la velocità di scorrimento. Questa coppia artistica è diventata famosa per il loro lavoro di recupero di foto in bianco e nero e pellicole abbandonate, trasformandoli in opere d’arte uniche.

Un Viaggio nella Sperimentazione

Negli anni ’80, Angela e Yervant hanno ampliato il loro lavoro nella sperimentazione cinematografica, producendo lungometraggi che hanno esplorato temi complessi come il Futurismo, il periodo fascista e il Genocidio Armeno del 1915. Il loro approccio al cinema è stato considerato innovativo e provocatorio, ma non sempre compreso o apprezzato in Italia, dove erano spesso trascurati.

Il Riconoscimento Internazionale

Nonostante l’indifferenza iniziale in Italia, il lavoro di Angela e Yervant ha ricevuto un riconoscimento internazionale significativo. Le loro opere sono state esposte in importanti istituzioni artistiche in tutto il mondo, tra cui il MoMA di New York, il British Film Institute di Londra e il Centre Pompidou di Parigi. Nel 2015, hanno vinto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia per il loro contributo al Padiglione Armeno.

Un’Ultima Opera Immersa nella Memoria

Il loro ultimo lavoro, “The Arrow of Time. Notes from a Russian Journey” (1989-1990), è stato pubblicato lo scorso anno ed è un diario di viaggio di Angela durante il suo soggiorno in Russia. Questo lavoro offre uno sguardo intimo sulla mente creativa dell’artista e rappresenta un’ulteriore testimonianza del suo talento e della sua dedizione all’arte.

Un’Artista che Continuerà a Ispirare

La scomparsa di Angela Ricci Lucchi è una perdita per il mondo dell’arte e della sperimentazione cinematografica. Tuttavia, il suo lavoro rimarrà come testimonianza del suo straordinario talento e della sua capacità di esplorare le profondità della memoria e della rappresentazione visiva. La sua eredità continuerà a ispirare le generazioni future di artisti e cineasti.



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