Chiara Ferragni si è nuovamente ritirata dal panorama social. Dopo il suo ritorno da un viaggio a Dubai con i suoi bambini, non ha condiviso alcun aggiornamento, né storie né post, inclusa un’assenza totale anche dal suo canale Telegram. Questo silenzio rappresenta un netto cambio di rotta rispetto alla sua recente attività online, dove aveva incrementato la frequenza dei suoi post nel tentativo di ritrovare una sorta di normalità dopo il caso pandoro e nonostante una crisi coniugale evidente.
I suoi figli, Leone e Vittoria, si trovano ora a Miami con il padre, e molti speculano che l’assenza di Chiara dai social sia direttamente correlata alla lontananza dai suoi bambini. C’è chi ipotizza che Ferragni utilizzasse le immagini dei figli per deviare l’attenzione dai suoi problemi legali, una strategia che potrebbe essere stata interrotta dalla presunta richiesta di Fedez di non mostrare più i volti dei bambini. La curiosità del pubblico si è intensificata anche per il fatto che la loro cagnolina, Paloma, è stata affidata a Riccardo Nicoletti, sposato con Francesca Ferragni.
Alessandro Rosica, noto come l’Investigatore Social, ha rivelato che Ferragni starebbe attraversando un periodo particolarmente difficile dal punto di vista psicologico. Secondo le sue affermazioni, basate su fonti vicine alla residenza di Ferragni nel quartiere CityLife di Milano, dopo il viaggio Chiara sarebbe “profondamente abbattuta”, motivo per cui avrebbe scelto di isolarsi e dedicare gran parte del suo tempo a sedute con la psicologa. Queste voci arrivano in un momento in cui anche Fedez sembra aver mandato segnali di un distacco definitivo.
Il ritiro di Chiara Ferragni dall’attività sui social ha sollevato interrogativi e speculazioni sulla sua situazione personale e familiare, segnalando un momento di riflessione e possibilmente di trasformazione nella vita dell’influencer. La storia si evolve tra l’interesse pubblico per la vita privata delle celebrità e le difficoltà personali che anche le figure più in vista possono incontrare, sottolineando la complessità di gestire la propria immagine pubblica in momenti di vulnerabilità.
