Cristian Molnar, settimo giorno di ricerche: il livello del torrente cala, i soccorritori esplorano i fondali del Natisone



Le ricerche di Cristian Molnar, il 25enne romeno travolto dalla piena del Natisone, continuano per il settimo giorno. Le condizioni meteorologiche migliorano, ma la famiglia non perde la speranza di ritrovarlo vivo.



Le operazioni di ricerca per Cristian Molnar, il giovane romeno di 25 anni travolto dalla piena del Natisone insieme alle amiche Patrizia e Bianca, sono riprese per il settimo giorno consecutivo. Le speranze di ritrovare Cristian si basano sul miglioramento delle condizioni meteorologiche. Il livello del torrente sta diminuendo, aumentando le probabilità di avvistare il corpo.

Il livello dell’acqua è così basso che sono stati ritrovati alcuni indumenti negli ultimi giorni, che però non appartenevano a Cristian. Si trattava di oggetti trascinati dalla piena e riaffiorati grazie al calo del livello dell’acqua, che rende anche difficoltosa la navigazione dei mezzi di soccorso.

Il pompiere eroe e le difficoltà nelle ricerche

Durante le operazioni di soccorso, un pompiere si è lanciato eroicamente nelle acque del Natisone nel tentativo di salvare i ragazzi, ma purtroppo sono stati travolti e trascinati via dalla corrente. Le immagini dell’accaduto hanno scosso profondamente la comunità.

Le ricerche continuano con lo scandagliamento dei fondali e degli argini del torrente. Se il corpo di Cristian non dovesse essere ritrovato prima, le operazioni proseguiranno fino a domenica. Un piccolo esercito di soccorritori, composto da circa ottanta persone tra vigili del fuoco e volontari di protezione civile, sta lavorando incessantemente. Le associazioni locali stanno supportando i soccorritori fornendo vitto e altre necessità.

La famiglia

La famiglia di Cristian Molnar mantiene viva la speranza di ritrovarlo in vita. L’avvocato Gaetano Laghi, legale della famiglia Molnar, ha dichiarato che i familiari ripongono piena fiducia nell’inchiesta aperta dalla Procura di Udine, sperando che si accertino le eventuali responsabilità nel ritardo dei soccorsi prestati ai tre ragazzi.

“Chiedono, inoltre, alle autorità di continuare nelle ricerche di Cristian”, prosegue la nota diffusa questa mattina.

Petru Radu, fratello di Cristian, che segue le ricerche sul posto, ha chiesto che non vengano pubblicate foto di lui o della sua famiglia. La richiesta è di rispettare l’ansia e l’angoscia che l’intera famiglia Molnar sta vivendo in questi momenti terribili. Petru Radu si unisce al dolore delle famiglie Cormos e Doros, condividendo il loro strazio.

La comunità e il supporto alle ricerche

La comunità locale ha mostrato un grande supporto nei confronti della famiglia Molnar e dei soccorritori impegnati nelle operazioni. Le associazioni e i cittadini stanno collaborando attivamente per assistere le squadre di ricerca, dimostrando solidarietà e partecipazione in questo momento difficile.

L’impegno dei soccorritori è incessante, con squadre che si alternano per garantire la continuità delle operazioni. Le condizioni meteorologiche in miglioramento sono un fattore positivo che aumenta le speranze di ritrovare Cristian. Tuttavia, il calo del livello dell’acqua rende anche più complesso il lavoro dei soccorritori, che devono affrontare nuove difficoltà logistiche.

La speranza di un miracolo

Nonostante le difficoltà, la famiglia di Cristian non perde la speranza di un miracolo. L’intera comunità segue con ansia le notizie delle ricerche, augurandosi che il giovane possa essere ritrovato vivo. La determinazione e la solidarietà dimostrate in questi giorni sono un segno di grande umanità e forza collettiva.

Questo tragico evento è anche un monito sulla pericolosità dei corsi d’acqua in piena e l’importanza di adottare comportamenti prudenti in prossimità di torrenti e fiumi, specialmente in periodi di condizioni meteorologiche avverse.



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