Da un’operazione per ingrandire il pene all’impotenza: 40enne riceve un cospicuo risarcimento



Un cittadino fiorentino di 40 anni ha intrapreso un percorso chirurgico per l’ingrandimento del pene, sperando in risultati positivi. Invece, ciò che ha seguito è stata una serie di interventi correttivi che hanno peggiorato la sua condizione, culminando in impotenza. Questa esperienza negativa ha portato l’uomo a cercare giustizia in tribunale, dove ha ottenuto un risarcimento significativo.



Da un sogno a un incubo: la trasformazione dolorosa di un desiderio

La decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico per l’ingrandimento del pene è costata a questo quarantenne 5mila euro e, soprattutto, la sua funzionalità sessuale. Dopo l’operazione iniziale, problemi seri hanno costretto l’uomo a sottoporsi a ulteriori “ritocchini” che, anziché migliorare la situazione, l’hanno aggravata, lasciandogli il pene malformato e causandogli difficoltà persino nella corsa e l’assoluta incapacità di mantenere rapporti sessuali.

Nonostante le iniziali rassicurazioni del chirurgo, evidenziate da video entusiastici inviati dal paziente, la realtà si è rivelata ben diversa. In tribunale, è emerso che il paziente non era pienamente consapevole dei rischi legati all’intervento, una circostanza che ha giocato a suo favore nella decisione finale del giudice.

Il verdetto: una questione di responsabilità condivisa

Il processo ha portato a un risarcimento di 110mila euro per il quarantenne, imputando colpe sia al medico che alla clinica dove è stato effettuato l’intervento. Tuttavia, la sentenza ha anche riconosciuto una parte di responsabilità alla vittima, che aveva seguito i consigli del medico eseguendo procedure autonome sul proprio organo genitale, ritenute “incaute” dai giudici. Queste azioni sono state giudicate responsabili del 30% del danno subito.

Lezioni apprese e il cammino verso la riparazione

Questo caso sottolinea l’importanza di una piena comprensione dei rischi chirurgici e della necessità di affidarsi a professionisti qualificati e trasparenti. Per il 40enne fiorentino, il risarcimento ottenuto non potrà mai compensare completamente la perdita subita, ma rappresenta un passo importante verso il riconoscimento delle sofferenze patite e della necessità di maggiore cautela nel campo della chirurgia estetica. La vicenda serve da monito per chiunque stia considerando procedure simili, sottolineando l’importanza di valutare attentamente i potenziali rischi e benefici.



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