Dopo vent’anni in stato di coma, Franco Zampedri è passato a miglior vita; l’incidente automobilistico avvenne nel 2004.



Franco Zampedri aveva solamente 33 anni quando la sua vita prese una svolta inaspettata. Nato e cresciuto a Viarago, un tranquillo paese incastonato nelle montagne del Trentino, Franco aveva una vita piena e ricca di passioni. Dalla musica, suonava la tromba nella banda locale, alla fervente tifoseria per la Juventus, squadra di calcio che seguiva con dedizione fin dall’infanzia.



Tuttavia, il 4 luglio 2004, un tragico incidente stradale presso una curva nota per la sua pericolosità vicino a Portolo, cambiò tutto. Dopo quel giorno, Franco non riprese mai più conoscenza, rimanendo in stato vegetativo per vent’anni fino al suo recente decesso, che ha riacceso l’interesse dei media. La sua storia continua a essere un simbolo di perseveranza e amore incondizionato per le sue passioni.

Nei vent’anni successivi al suo incidente, la vita di Franco è stata costellata di momenti di vicinanza e supporto non solo dalla famiglia ma anche da figure pubbliche. Uno degli episodi più toccanti fu la visita di Alessandro Del Piero, il suo eroe calcistico, durante l’estate del 2007. Del Piero, lasciando temporaneamente il ritiro della Juventus a Pinzolo, si recò all’ospedale “Santo Spirito” di Pergine, dove Franco era ricoverato. Questo gesto rimarca l’influenza che Franco aveva su coloro che lo conoscevano e il legame speciale che aveva con la Juve.

Goffredo, il padre di Franco, ha sempre ricordato con affetto il sostegno ricevuto nel corso degli anni, sia dalla comunità che dai tifosi della Juventus. Durante interviste con i giornalisti, ha spesso condiviso ricordi del figlio, enfatizzando come il calcio e la musica fossero centrali nella sua vita. “Franco seguiva la Juve ovunque, da Torino a Milano, a Cesena”, ha detto Goffredo. Queste parole evidenziano la passione irriducibile che Franco nutriva per la sua squadra del cuore.

La storia di Franco Zampedri non è solo un racconto di tragedia ma anche di comunità e resilienza. Anche dopo l’incidente, la sua passione per la Juventus e la musica è rimasta viva grazie al supporto di quanti lo hanno conosciuto e amato. La sua vicenda, ricca di emozioni e solidarietà, continua a essere un faro di ispirazione per tutti coloro che affrontano avversità simili.

Il ricordo di Franco Zampedri rimane indelebile nella mente di chi lo ha conosciuto, rappresentando un esempio di come le passioni e l’amore possano trascendere anche le circostanze più tragiche della vita. La sua storia, segnata dalla tragedia ma illuminata dall’amore e dalla solidarietà, è un monito perenne sul valore dell’umanità e della comunità nei momenti di difficoltà.



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