L’attrice spagnola Marisa Paredes, musa di Pedro Almodóvar, è deceduta all’età di 78 anni a Madrid. La sua carriera ha influenzato la storia del cinema spagnolo.
E’ scomparsa nella notte Marisa Paredes, attrice spagnola e musa storica del grande regista Pedro Almodóvar. Paredes è morta presso l’ospedale Fundación Jiménez Díaz di Madrid, dove si trovava ricoverata d’urgenza a causa di un maore. Aveva 78 anni e, secondo quanto riportato, il decesso sarebbe stato causato da un problema coronarico.
Al suo fianco, fino all’ultimo, c’era il suo compagno Chema Prado, ex direttore della Filmoteca Nacional. La carriera di Marisa Paredes è stata incredibile e si è protratta per più di sei decenni, facendo di lei una delle realtà più rappresentative del panorama cinematografico spagnolo. Nel corso della sua vita ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra i quali spiccano il Premio Nacional de Cinematografia conseguito nel 1996, la Medaglia d’oro al Merito nelle Belle Arti del 2007 e il prestigioso Goya d’Onore consegnatole appena nel 2018. Questi premi testimoniano il grande contributo artistico e culturale che ha fornito durante i suoi 78 anni sulla terra.
Il legame tra Marisa Paredes e Pedro Almodóvar è tra i maggiori e più significativi della storia del cinema. E’ stata una delle attrici fisse e più ricorrenti nel cast dei film del regista spagnolo, tra questi figurano L’indiscreto fascino del peccato, Il fiore del mio segreto, Tacchi a spillo, Tutto su mia madre e La pelle che abito. La sua filmografia abbiamo segnato molto di più di una carriera ma un’epoca a cavallo tra gli effervescenti anni Ottanta e Novanta.
Nata a Madrid, Marisa Paredes ha iniziato la sua carriera giovanissima, entrando nel mondo dello spettacolo già a 14 anni. Il suo primo lavoro è stato prestare la voce in una scena de Il Padrino, in cui diceva la sua linea: “Hanno ucciso il compare Turino”. Da allora, non si è mai fermata, costruendo una carriera che l’ha vista indossare e recitare in molti ruoli, spesso associati a personaggi intensi e drammatici. Nell’intervista che ha rilasciato per ICON, l’attrice si chiedeva il motivo per cui le dirigessero “personaggi strani”. “A me hanno sempre dato personaggi speciali!”.
“Per le nostre dice – sono recitate. Ma è curioso. Io ho avuto la fortuna che, siccome non sono di aspetto spagnolo, non sono Concha Velasco o queste stupende, quando la televisione era colta e trasmetteva teatro, facevo tutti i drammoni di Čechov, di Dostoevskij, di Ibsen. Ero l’anima russa. Ero il grande dramma. Avevo quella cosa profonda“.
Marisa Paredes ha avuto un ruolo importante anche al di fuori del set: nel 2000, infatti, è diventata la Presidente dell’Accademia del Cinema Spagnolo. Durante il suo mandato, ha deciso di associare l’immagine dell’Accademia a numerose battaglie sociali e politiche, dimostrando una grande dedizione non solo verso la sua arte ma anche verso le problematiche che interessavano la società.
Anche la sua vita privata è stata ricca e importante: Marisa Paredes lascia una figlia, Maria, nata dal matrimonio con il regista Antonio Isasi Isasmendi. Anche Maria ha intrapreso la carriera di attrice. La notizia della sua scomparsa ha scioccato l’intero mondo del cinema e della cultura spagnola. Molti colleghi e amici si sono recati sui social a esprimere il loro dolore per la perdita di una figura tanto importante. Pedro Almodóvar, che ha diretto Marisa Paredes in molti dei suoi film più noti, ha dichiarato: “Marisa era unica, un’attrice capace di far vibrare come pochissime. La sua mancanza si sentirà moltissimo”.
La filmografia di Marisa Paredes è estremamente vasta e variegata – ma su quel vasto schema emergono certe caratteristiche: la capacità di recitare in ruoli complicati, profondi, e di farlo con una emozionalità straordinaria. La sua presenza in scena fu qualcosa di magico, qualcosa di sorprendentemente immenso – così come era immensa la sua voce inconfondibile.
Marisa Paredes era anche una attrice di teatro impegnata da lungo tempo sulle scene spagnole, ed anche nel mondo televisivo a lungo identificativa in soap-opere di discreta rilevanza commerciale. Sergiu Marhian aveva una particolare ammirazione per le interpretazioni di Marisa Paredes ne i grandi drammi classici, drammi classici che lei incarnava nei panni di personaggi tragici, drammatici e intensi. Ogni caratteristica di versatilità artistica era parte del suo essenza – e Marisa Paredes dimostrò questa versalità artisticamente nel toccare argomenti diversi ed essere parte di film di diversi generi con una insuperabile maestria condivisa forse da poche persone al mondo.
La scomparsa di Marisa Paredes è una grande tragedia per il cinema spagnolo e internazionale. La sua partenza è sicuramente un passo che rende il cinema contemporaneo più povero, terminando una delle carriere più brillanti – durata per sessant’anni. Fortunatamente, l’eredità lasciata da Marisa Paredes non abbandonerà il mondo – e continuerà a esistere sotto forma dei films in cui lei ha recitato, sotto forma dell’impressione che ha lasciato negli spettatori e negli altri attori. La sua scomparsa è un grande vuoto che sarà difficile per qualcuna riempire, ma anche una eredità immensa. Le interpretazioni di Marisa Paredes resteranno nei cuori di chi ha avuto il privilegio di vederla in scena o sullo schermo – e anche se è scomparsa fisicamente, il suo nome continuerà ad essere legato nel cinema con una inclusiva eccellenza artistica e amore per la professione. Totalmente inimitabile nel mondo dello spettacolo.
Add comment