Greta Spreafico, svolta nell’indagine: «C’è un imputato, è stata uccisa». Il mistero dei due atti e le accuse all’ex



La Procura di Rovigo ha riaperto il caso della scomparsa di Greta Spreafico, la rocker comasca scomparsa da Porto Tolle due anni fa, con un nuovo indagato per omicidio e occultamento di cadavere.



Greta Spreafico, la donna comasca scomparsa da Porto Tolle (Rovigo) due anni fa, è al centro di una nuova svolta investigativa. La Procura di Rovigo ha riaperto il caso, aggiungendo un nuovo nome alla lista degli indagati, anche se su questa persona vige il massimo riserbo. L’accusa è di omicidio e occultamento di cadavere, segno che le autorità stanno intensificando gli sforzi per risolvere questo mistero.

La scoperta recente di un corpo semi-decomposto in una spiaggia del Delta del Po ha sollevato ipotesi sulla possibile identità della vittima. Il corpo, privo di parte degli arti inferiori, è stato inizialmente considerato come una possibile corrispondenza con Greta Spreafico. Tuttavia, un’autopsia complessa e ancora in corso sarà necessaria per confermare o smentire questa ipotesi. La comunità locale teme che possa trattarsi dell’ennesimo caso di femminicidio in Veneto.

Scomparsa da due anni

Era il 4 giugno 2022 quando Greta Spreafico, una rocker di 53 anni originaria di Erba (Como), scomparve senza lasciare traccia. La città è già tristemente nota per un altro famoso caso di cronaca. La determinazione della sua famiglia, in particolare del fratello Simone e della madre di 83 anni, ha mantenuto alta l’attenzione delle autorità sulla sua scomparsa. Alla base delle indagini c’è anche una questione di eredità: si tratta di beni per un valore di circa un milione di euro tra terreni e immobili, motivo di contesa tra la famiglia e l’ex fidanzato di Greta, Gabriele Lietti.

Greta aveva redatto due testamenti olografi in momenti diversi. Il primo, risalente al 2018, indicava la madre come unica beneficiaria. Il secondo, firmato nell’ottobre del 2021, solo sei mesi prima della sua scomparsa, nominava come erede l’ex fidanzato. Due giorni prima di sparire, Greta aveva un appuntamento con un notaio per la vendita di un immobile dei nonni materni. Questo dettaglio ha sollevato ulteriori sospetti sulla possibilità che la sua sparizione possa essere legata a questioni finanziarie.

Il mistero della scomparsa di Greta tormenta i suoi familiari, in particolare il fratello Simone e la madre. “Siamo fiduciosi che stavolta la verità possa venire a galla”, ha dichiarato Simone al Corriere della Sera. La famiglia ha sempre sospettato dell’ex fidanzato di Greta, con cui conviveva a Porto Tolle. Secondo loro, l’uomo aveva allontanato Greta dai suoi cari e interrotto le sue cure psichiatriche. Nonostante le gravi accuse, l’ex fidanzato non ha mai replicato.

Indagini in corso

Le indagini proseguono con grande intensità. La polizia ha transennato l’area del ritrovamento del corpo nel Delta del Po, e gli investigatori stanno esaminando ogni dettaglio che possa collegare l’indagato con la scomparsa di Greta. La pm Greta Aloisi ha ordinato il trasferimento del corpo trovato all’obitorio dell’ospedale di Teramo, dove verranno eseguiti ulteriori esami autoptici.

La notizia della riapertura delle indagini ha scosso la comunità di Giulianova e le altre aree coinvolte. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso il suo cordoglio, dichiarando: “La Regione Abruzzo ha perso una valida dipendente in un tragico incidente stradale a Giulianova. A nome personale e dell’intera giunta regionale porgo il cordoglio ai familiari di Monica Tassoni in questo doloroso momento”. Anche il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, ha manifestato il suo dolore e la sua vicinanza alla famiglia di Monica, esprimendo il sentimento di tutta la città.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *