La storia di Franco Di Mare e della figlia adottiva Stella da Sarajevo ha ispirato un celebre film, fatto non noto a molt



Negli anni Novanta, il conflitto in Jugoslavia trasformò l’area in un epicentro di crisi umanitaria. In questo contesto di guerra, il noto giornalista Franco Di Mare fece un incontro che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Durante una missione a Sarajevo, in un orfanotrofio circondato dal caos del conflitto, notò una bambina di appena dieci mesi che si distingueva dagli altri per il suo sorriso radioso.



Tra i tanti bambini, Franco Di Mare fu attratto da Stella, una neonata dai capelli scuri e dal sorriso luminoso. In un gesto spontaneo e profondamente umano, la prese in braccio, e lei si aggrappò a lui con fiducia. Quel momento segnò l’inizio di una nuova vita sia per lui che per la piccola, che venne successivamente adottata e portata in Italia.

Stella Di Mare, oggi trentaduenne, ha mantenuto un profilo basso nonostante la notorietà del padre. Laureata in Economia, si tiene lontana dai riflettori e dai social media, preferendo una vita privata riservata. Nonostante ciò, è nota per essere una delle figure di supporto principali per Franco Di Mare, soprattutto ora che combatte contro un mesotelioma, un tipo aggressivo di cancro che il giornalista attribuisce alla sua esposizione all’amianto durante le sue cronache in zone di guerra.

Nonostante le circostanze tragiche della loro incontro, Franco Di Mare non si considera un eroe per aver adottato Stella. In un’intervista con Famiglia Cristiana, ha condiviso il suo punto di vista umile e toccante, rivelando come Stella non solo è stata portata via da un contesto di guerra, ma in un certo senso, ha salvato anche lui. La loro storia ha ispirato il romanzo “Non chiedere perché”, trasformato poi nella fiction televisiva “L’angelo di Sarajevo”, interpretata da Beppe Fiorello.

Parallelamente alla sua battaglia contro il cancro, Franco Di Mare ha recentemente espresso disappunto per alcune dinamiche professionali, descrivendo alcuni ex colleghi della Rai come “ripugnanti”. Questa dichiarazione ha sollevato ulteriori discussioni sulla sua carriera e sulle sue esperienze lavorative, dimostrando che la sua vita è stata tanto ricca di amore e solidarietà quanto complicata e sfidante.

La storia di Franco Di Mare e Stella non è solo un racconto di adozione e sopravvivenza, ma anche una testimonianza del potere trasformativo dell’amore e della famiglia, anche nelle circostanze più difficili. Mentre Franco continua a lottare per la sua salute con il sostegno di Stella, la loro storia rimane un simbolo di speranza e resilienza, risonante con molti in tutto il mondo.

Attraverso la loro narrazione, emergono temi universali di lotta, guarigione e, soprattutto, di incondizionato sostegno familiare, rendendo questa vicenda personale un esempio di coraggio e umanità nel vero senso della parola.



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