L’Europa vuole i nostri risparmi. Un rinomato banchiere espone il piano clandestino per destinare i conti italiani a francesi e tedeschi



Lo storico bancario italiano, Lando Maria Sileoni, avverte del pericolo imminente che l’Europa rappresenta per il sistema bancario italiano, sollevando preoccupazioni sulle future fusioni sovranazionali e la perdita di autonomia economica.



Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi (Federazione autonoma dei bancari italiani), ha espresso forti preoccupazioni riguardo al futuro delle banche italiane in un’intervista con La Verità. Sileoni ha spiegato come l’Unione Europea potrebbe indebolire il nostro sistema bancario, sottolineando che l’UE rappresenta una vera minaccia per gli interessi nazionali. Il suo allarme non deve essere preso alla leggera, poiché proviene da una figura autorevole e informata del settore.

Secondo Sileoni, il Parlamento europeo sta studiando, in segreto, la possibilità di eliminare i limiti attuali alle fusioni sovranazionali tra banche. L’obiettivo, secondo i promotori del piano, sarebbe quello di permettere alle banche europee di competere meglio contro i colossi americani. Tuttavia, Sileoni mette in guardia contro questa mossa, sostenendo che potrebbe portare alla scomparsa delle banche italiane, che rischierebbero di essere inglobate da grandi gruppi bancari francesi e spagnoli.

Golden Power e Normative Europee

Sileoni ha approfondito ulteriormente il problema, spiegando come la mossa dell’UE potrebbe segnare la fine del sistema bancario italiano come lo conosciamo. Attualmente, il Golden Power permette all’Italia di proteggere le sue aziende strategiche, incluse le banche. Tuttavia, Sileoni avverte che una delle prime iniziative dell’UE potrebbe essere quella di superare questa normativa nazionale. Inoltre, potrebbero essere introdotti parametri più rigidi per operare come gruppo bancario, riguardanti, ad esempio, i requisiti di capitale.

La Minaccia ai Risparmi Italiani

Se i grandi gruppi internazionali dovessero acquisire le banche italiane, l’intera raccolta nazionale sarebbe dirottata all’estero. Questo significherebbe una perdita di controllo sui risparmi degli italiani, mettendo in serio pericolo l’economia nazionale. Sileoni sottolinea che la ricchezza finanziaria degli italiani, che ammonta a circa 5.200 miliardi di euro, fa gola ai grandi gestori finanziari stranieri.

Unione Europea e Politiche Green

Infine, Sileoni ha criticato l’Unione Europea per utilizzare il pretesto delle politiche Green per indebolire ulteriormente alcuni paesi, tra cui l’Italia. Ha definito questo allarme come ingiustificato e ha esortato il governo italiano a intervenire. “Il governo italiano deve comprendere cosa sta accadendo a Strasburgo e Bruxelles e farsi sentire”, ha affermato Sileoni. Ha inoltre aggiunto che le banche italiane sono cruciali per sostenere l’economia, le imprese, le famiglie e i consumi. Permettere che le banche straniere prendano il controllo significherebbe essere colonizzati finanziariamente.

L’Urgenza di Proteggere l’Economia Italiana

Sileoni ha concluso il suo intervento con un appello alla protezione degli interessi nazionali. Ha sottolineato che la ricchezza finanziaria degli italiani vale quasi il doppio del debito pubblico e tre volte il PIL del paese. Se l’Italia non prende provvedimenti per fermare questa iniziativa europea, rischiamo di vedere i nostri risparmi gestiti nell’interesse di altre economie, piuttosto che della nostra.

L’allarme lanciato da Lando Maria Sileoni deve essere preso seriamente. La minaccia di una possibile colonizzazione finanziaria da parte di grandi gruppi bancari internazionali è reale e imminente. È fondamentale che il governo italiano agisca prontamente per proteggere l’economia e i risparmi dei cittadini italiani.



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