Emanuela B.Visita emozionale sul luogo del delitto
Nelle prime settimane di ottobre, la tragica uccisione di Pierina Paganelli sconvolge la città di Rimini. Giuliano Saponi, il figlio della 78enne, ritorna per la prima volta sul luogo del crimine. Parlando nel corso del programma televisivo ‘Storie Italiane’, espone la sua convinzione che si tratti di un omicidio premeditato, promettendo sorprese nell’esito dell’indagine. La Procura, nel contempo, apre un fascicolo su una lettera anonima indirizzata alla nuora di Pierina Paganelli.
Convizioni forti e prove sul luogo del delitto
Il figlio di Pierina Paganelli, Giuliano Saponi, nel corso dell’intervista a ‘Storie Italiane’, ha espresso le sue forti convinzioni riguardo all’omicidio dela madre: “Chi ha tanto odio da dare 29 coltellate? Qui ci potrebbe essere una mente malata”, ha detto. Inoltre, ha evidenziato che da un mese la madre rientrava prima dalle adunanze del suo gruppo dei Testimoni di Geova, un dettaglio che secondo lui svelerà qualche sorpresa.
Un doloroso ritorno al luogo del delitto
Giuliano Saponi ha infine rotto il silenzio e visitato per la prima volta il garage dove la madre è stata brutalmente uccisa: “È tremendo, ogni volta che passerò lì, il dolore sarà infinito”, ha confessato. Nonostante questo, il figlio esprime il desiderio di poter ritornare nella casa della madre per “assaporare quegli odori”.
Indagini sulla lettera anonima
Nel frattempo la Procura ha iniziato a indagare anche su una lettera anonima indirizzata a Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli. Scritta a mano, l’autore accusa esplicitamente la donna di essere coinvolta nell’omicidio. Secondo alcune indiscrezioni raccolte anche nel programma “Storie Italiane”, i toni della lettera sono molto duri: “Non mi interessa chi ha ucciso Pierina ma tu sei sempre colpevole, anche se sei complice. La pena di morte non c’è in Italia ma la meriteresti”. L’esito delle indagini è atteso con grande interesse da parte dell’opinione pubblica.
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