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Nadia Moretti perde la vita a 34 anni durante un’operazione in una clinica di Zurigo: soffriva di un tumore rarissimo al timo



Lo scorso martedì 26 novembre, Nadia Moretti, una giovane donna di 34 anni di Sale Marasino, piccolo comune in provincia di Brescia, è tragicamente deceduta nel corso di un intervento chirurgico presso un ospedale di Zurigo, in Svizzera. La donna si era recata nella città elvetica per sottoporsi a una delicata operazione finalizzata alla rimozione di un rarissimo carcinoma sarcomatoide del timo, una patologia estremamente rara che l’aveva colpita alla ghiandola toracica. Purtroppo, durante l’intervento, sono insorte delle complicazioni che le sono state fatali.



Il funerale di Nadia Moretti si terrà oggi, domenica 1 dicembre, alle ore 14:30 presso la chiesa parrocchiale di Sale Marasino, dove familiari, amici e conoscenti si riuniranno per darle l’ultimo saluto. La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente la comunità locale, che si è stretta attorno alla famiglia in questo momento di dolore.

La storia di Nadia Moretti è iniziata con i primi sintomi lo scorso agosto. Il 16 di quel mese, la donna era stata ricoverata per la prima volta presso la Poliambulanza di Brescia, dove i medici avevano iniziato a indagare sulla natura dei suoi disturbi. Tuttavia, la diagnosi definitiva è arrivata solo nel mese di ottobre, quando è stato identificato il carcinoma sarcomatoide del timo. Questo tipo di tumore è così raro che il caso di Moretti rappresentava il terzo registrato al mondo. Una diagnosi che ha cambiato la vita della giovane parrucchiera, spingendola a intraprendere un difficile percorso medico e personale.

Nonostante la gravità della malattia, Nadia Moretti non si è arresa. Anzi, ha deciso di affrontare la situazione con coraggio e determinazione. Durante quei mesi difficili, ha fondato un’associazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sua patologia e raccontare il suo percorso. Grazie al supporto della comunità e alla sua forza d’animo, è riuscita a raccogliere i fondi necessari per accedere all’intervento chirurgico a Zurigo, considerato una delle sue poche speranze di guarigione.

L’operazione era stata programmata per rimuovere il tumore e prevedeva una degenza post-operatoria di circa una settimana. Tuttavia, durante l’intervento, sono emerse complicazioni impreviste che hanno portato al decesso della giovane donna. La notizia della sua morte ha lasciato sgomenti non solo i suoi cari, ma anche tutti coloro che avevano seguito con affetto e partecipazione il suo percorso.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la famiglia di Nadia Moretti ha ottenuto il via libera dalle autorità svizzere per il rimpatrio della salma in Italia. Questo ha permesso di organizzare i funerali nella sua città natale, dove la comunità si prepara a darle l’ultimo saluto.

La vicenda di Nadia Moretti ha acceso i riflettori su una malattia poco conosciuta e sulla necessità di maggiori risorse per la ricerca medica in questo campo. Il carcinoma sarcomatoide del timo è una forma estremamente rara e aggressiva di tumore che colpisce la ghiandola situata nella parte superiore del torace. A causa della sua rarità, le opzioni terapeutiche sono limitate e spesso richiedono interventi altamente specializzati.

La giovane donna avrebbe compiuto 35 anni il 29 novembre, appena tre giorni dopo il tragico intervento. La sua vita si è interrotta troppo presto, lasciando un vuoto enorme nella sua famiglia e nella comunità locale. Colleghi e amici la ricordano come una persona solare e generosa, sempre pronta ad aiutare gli altri nonostante le difficoltà personali.



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