Sono stati riaffidati alle loro famiglie i quattro giovani coinvolti nell’incidente che ha causato la morte di Cecilia De Astis, investita lo scorso 11 agosto in via Saponaro, a Milano. I ragazzi, di età compresa tra 11 e 13 anni, avevano rubato una Citroen DS4 e, durante una guida spericolata, hanno perso il controllo del veicolo, travolgendo la donna di 71 anni.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, il furto dell’auto è avvenuto la sera di domenica 10 agosto. La vettura, con targa francese, era parcheggiata davanti a un bed & breakfast e conteneva bagagli e oggetti personali del proprietario. I giovani avrebbero trovato una copia delle chiavi all’interno delle valigie rubate, utilizzandola per prendere possesso del veicolo. La mattina seguente, il gruppo ha deciso di fare un giro ad alta velocità per le strade della città. Alla guida c’era un ragazzo di 13 anni che, in prossimità di una curva, ha perso il controllo dell’auto, finendo per travolgere Cecilia De Astis mentre si trovava in un’area verde vicino ai binari del tram.
Gli investigatori della polizia locale hanno impiegato meno di 36 ore per identificare e fermare i responsabili. Le telecamere di sorveglianza hanno fornito immagini cruciali sia dell’incidente che della successiva fuga dei ragazzi. Confrontando i filmati con quelli registrati in un negozio di Rozzano, gli agenti sono riusciti a rintracciare il campo rom nel sud di Milano dove vivono i giovani con le loro famiglie. Accompagnati dalle madri dei ragazzi, gli agenti li hanno condotti negli uffici del Comando per ulteriori accertamenti.
La madre di uno degli undicenni coinvolti ha raccontato al Corriere della Sera: “Mio figlio ha solo 11 anni, non può capire. Piango per lui e per la signora morta.” La donna ha spiegato che il figlio era uscito con gli altri la mattina dell’incidente e che inizialmente non aveva detto nulla al suo ritorno. Solo durante la notte, il ragazzo si sarebbe messo a piangere, confessando quanto accaduto. “Non capivamo il motivo per cui giravano le auto della polizia locale vicino al campo,” ha aggiunto la madre. “Poi ci hanno raccontato di questa tragedia.”
Al momento, i quattro minorenni non sono imputabili secondo la legge italiana e sono stati affidati alle rispettive famiglie. Tuttavia, le autorità stanno valutando eventuali responsabilità da parte dei genitori. La dinamica dell’incidente e le circostanze che hanno portato al furto dell’auto rimangono sotto indagine.
Il caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla responsabilità dei minori in situazioni simili. La madre dell’undicenne ha sottolineato: “Sono bambini, non sono adulti che capiscono. Li avessimo visti nella macchina, li avremmo fermati.” Questo episodio ha acceso il dibattito pubblico sulla necessità di maggiore controllo e prevenzione per evitare tragedie come quella che ha coinvolto Cecilia De Astis.
L’area dove è avvenuto l’incidente è stata descritta come un luogo frequentato da pedoni e ciclisti, rendendo ancora più drammatico l’accaduto. La comunità locale è sconvolta dalla perdita della donna, ricordata come una persona gentile e benvoluta.



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