“Nessun segno di speranza”, Patrizia, Bianca e Cristian, le ricerche non danno risultati. Si cercano i corpi scomparsi da più di 48 ore



Le speranze si affievoliscono mentre le ricerche continuano senza sosta per trovare i tre ragazzi dispersi nel fiume Natisone. Le possibilità di ritrovarli vivi sono ormai ridotte al lumicino, nonostante l’impegno instancabile dei soccorritori.



L’intervento sul luogo coinvolge una vasta squadra di soccorso, con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, specialisti sommozzatori, soccorritori fluviali, dronisti, topografi, team speleo e l’elicottero del reparto volo di Venezia. Inoltre, un alto numero di volontari della Protezione civile si sono uniti alle ricerche, ma la natura impervia del fiume rende la missione estremamente difficile.

Le famiglie dei ragazzi sono supportate da una psicologa della Protezione civile Friuli Venezia Giulia, che li sta preparando alla tragica verità. L’emozione e la disperazione sono palpabili, mentre si affronta la possibilità che Bianca, Patrizia e Cristian non verranno ritrovati vivi.

La tragedia ha colpito duramente la comunità, quando i tre giovani sono stati inghiottiti dalle acque in piena del torrente durante una passeggiata. La scoperta della borsa di una delle ragazze e del suo cellulare ha portato a concentrare le ricerche in una specifica zona del fiume, ma le speranze di trovarli vivi si affievoliscono sempre di più.

La situazione rimane critica, e le famiglie e la comunità si aggrappano a un improbabile miracolo per riportare a casa i loro cari. La tragedia sul Natisone ha scosso tutti, e l’attesa angosciosa continua mentre si spera contro ogni previsione.



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