Un’escursione che doveva essere un momento di divertimento si è trasformata in un incubo. Una famiglia di scialpinisti, composta da cinque persone, è stata travolta da una bufera di neve sulle Alpi svizzere, perdendo la vita.
Le vittime, di età compresa tra i 21 e i 58 anni, erano tre fratelli, un cugino, uno zio e la compagna di uno di loro. Erano partiti da Zermatt, sul Cervino, e si trovavano a circa 3.500 metri di altitudine quando sono stati sorpresi dalla tempesta.
Nonostante i tentativi di trovare riparo scavando una buca nella neve, il freddo intenso e il vento gelido hanno avuto la meglio. I soccorritori, allertati sabato 9 marzo, non sono riusciti a raggiungere il gruppo fino al giorno dopo, a causa delle condizioni meteorologiche avverse.
Tra le vittime c’è anche Jean Vincent Moix, 30enne consigliere comunale del paese di Vex, nel Canton Vallese. Il sindaco del comune ha espresso la sua vicinanza alle famiglie colpite dal lutto, affermando di aver perso un collega.
La tragedia ha sconvolto la comunità locale e il mondo dello scialpinismo. Le cinque persone che hanno perso la vita erano appassionate di montagna e si stavano allenando per la gara Patrouille des glaciers, una delle più impegnative al mondo.
La loro scomparsa lascia un vuoto incolmabile e ci ricorda quanto la vita possa essere fragile, soprattutto di fronte alla forza della natura.



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