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“A Gaza vince Trump”: Hamas annuncia il piano di pace, Israele sospende gli attacchi



Hamas ha annunciato la sua disponibilità a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani in cambio di ulteriori discussioni sul piano di pace proposto dal presidente Donald Trump. La fazione islamica ha sottolineato che il piano non può essere attuato senza un adeguato dialogo, ma ha confermato la sua apertura a negoziare i dettagli e a trasferire il controllo della Striscia di Gaza a un ente palestinese, sostenuto da paesi arabi e islamici.



Secondo quanto riportato dalla testata israeliana N12, gli attacchi delle forze di difesa israeliane (IDF) sono stati sospesi dall’inizio della giornata, in linea con le dichiarazioni di Trump. Le IDF si concentrano ora su operazioni difensive, mantenendo le loro posizioni a Gaza City, che rimane sotto assedio, senza ritirarsi dalle linee già stabilite. Fino alle prime ore del mattino, l’Aeronautica Militare israeliana continuava a lanciare attacchi, ma ora la direttiva è di difendersi e rispondere solo a minacce dirette.

L’ultimatum di Trump ha chiesto a Hamas di accettare il piano entro domenica, avvertendo che altrimenti la situazione potrebbe degenerare. La risposta di Hamas è stata chiara: pur non potendo attuare il piano senza negoziati, si è detta pronta a rilasciare gli ostaggi come previsto nella proposta americana. Inoltre, il gruppo ha espresso la volontà di iniziare immediatamente i colloqui per definire i dettagli del piano e garantire la transizione del controllo della Striscia.

Le dichiarazioni di Trump hanno riscontrato un’accoglienza positiva da parte di molte cancellerie internazionali, che vedono in questo uno sviluppo potenzialmente significativo verso la pace. Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Merz hanno entrambi espresso ottimismo, affermando che “il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi sono a portata di mano”. Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha confermato che “l’Italia è pronta a fare la sua parte”, mentre il leader laburista britannico Keir Starmer ha definito la situazione un “significativo passo avanti”.

I mediatori di Qatar e Egitto hanno accolto con favore gli sviluppi e hanno iniziato colloqui in coordinamento con gli Stati Uniti per completare le discussioni sul piano di pace. Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, ha esortato tutte le parti a cogliere questa opportunità per porre fine al conflitto.

In serata, il portavoce di Hamas, Taher al-Nounou, ha descritto come “incoraggianti” le affermazioni di Trump riguardo alla cessazione immediata dei bombardamenti israeliani. Hamas ha dichiarato di essere pronta a negoziare per uno scambio di prigionieri e per garantire il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia.

Dall’altra parte, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha espresso sorpresa per le affermazioni di Trump, che ha suggerito che Hamas sia “pronto per una pace duratura”. Anche il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, ha colto l’occasione per invitare Netanyahu a porre fine alla guerra e liberare gli ostaggi, richiedendo un avvio immediato dei negoziati. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha fatto eco a questa richiesta, esortando il premier a muoversi rapidamente.

Nella notte, Trump ha pubblicato un video su Truth, dichiarando che “oggi è un giorno davvero speciale, forse davvero senza precedenti”. Ha aggiunto che è fondamentale “mettere nero su bianco l’accordo finale” e ha ribadito che “siamo vicini a ottenere la pace e tutti saranno trattati in modo equo”.



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