Un tragico evento si è verificato a Roma, precisamente a Villa Pamphilj, dove un uomo ha scoperto il corpo senza vita di una neonata. La scena, che ha suscitato orrore e sgomento, è stata raccontata a Fanpage.it da Salvo Pennisi, il testimone che ha rinvenuto la piccola. L’episodio ha lasciato un segno indelebile nella mente di chi l’ha vissuto.
Salvo Pennisi si trovava a Villa Pamphilj quando due ragazze, visibilmente spaventate, lo hanno avvicinato gridando che poteva esserci il corpo di un bambino vicino a un cespuglio. Pennisi non ha esitato a seguirle e insieme si sono diretti verso il luogo indicato. “Quando ho visto quel corpicino con la pancia in giù sono rabbrividito. Non avrei mai immaginato una cosa simile”, ha raccontato Pennisi, descrivendo il momento come un vero e proprio incubo.
La neonata era distesa tra foglie secche e rifiuti, una visione che ha scioccato profondamente Pennisi e le due ragazze. Nel corso della giornata, ulteriori sviluppi hanno reso la vicenda ancora più drammatica: è stato infatti rinvenuto anche il corpo di una donna. Le prime indagini suggeriscono che le due siano madre e figlia, ma per avere conferme definitive bisognerà attendere i risultati degli esami post mortem.
Intervistato da Fanpage.it, Pennisi ha condiviso le sue emozioni di fronte a quella scena raccapricciante: “Prima di arrivare lì ho sperato che fosse finto. Fino all’ultimo speravo di poter rassicurare le ragazze e dire loro: tranquille è una bambola”. Purtroppo, la realtà si è rivelata ben diversa, lasciando Pennisi con un ricordo indelebile: “Lì è stato uno shock. Una scena che ricordo tutta la notte. Resterà impressa, uno di quei ricordi che non puoi dimenticare”.
Dopo la scoperta, le due ragazze hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine, che sono arrivate sul posto in pochi minuti. “Hanno recintato tutto, è arrivata la polizia scientifica e anche i primi giornalisti”, ha spiegato Pennisi, aggiungendo che poco dopo è giunta la notizia del ritrovamento del corpo della donna.
La giornata si è trasformata in un incubo per chiunque fosse presente a Villa Pamphilj. “Una giornata terribile. Davvero un incubo, un orrore”, ha commentato Pennisi, riferendosi alla seconda notizia sconvolgente.
Il luogo del ritrovamento è stato descritto come un viottolo che connetteva due prati grandi, con vegetazione e rovi sul lato sinistro. Da un buco nella vegetazione si poteva vedere il terreno secco pulito, dove giaceva la neonata. Accanto al corpo c’era qualcosa che sembrava essere un po’ di spazzatura.
Le indagini sono in corso per chiarire le circostanze della morte della neonata e della donna trovata successivamente. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire gli eventi che hanno portato a questo tragico ritrovamento e per identificare eventuali responsabili.
L’episodio ha sollevato preoccupazioni tra i frequentatori di Villa Pamphilj, un luogo amato dai romani per le passeggiate e le attività all’aperto. La scoperta dei due corpi ha gettato un’ombra su questo spazio verde, sollevando interrogativi sulla sicurezza dell’area.
Mentre le autorità continuano a indagare, la comunità locale è rimasta scossa da quanto accaduto. L’orrore vissuto da Salvo Pennisi e dalle due ragazze che hanno scoperto il corpo della neonata resterà impresso nella memoria collettiva come un tragico evento che ha toccato profondamente chiunque ne sia venuto a conoscenza.
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