La vittoria di Jannik Sinner nella finale di Wimbledon 2025 contro Carlos Alcaraz ha suscitato un acceso dibattito, alimentato da un gesto provocatorio di Nick Kyrgios. L’australiano, noto per le sue dichiarazioni pungenti e le frequenti polemiche, ha espresso il suo disappunto con un messaggio pubblicato sulla piattaforma X, contenente un solo carattere: un asterisco. Questo simbolo, apparentemente innocuo, ha generato un’ondata di reazioni e interpretazioni.
Secondo molti osservatori, l’asterisco rappresenta una critica implicita alla vittoria di Sinner, insinuando che il trionfo del tennista italiano debba essere considerato “macchiato” a causa della sua precedente positività al Clostebol. La sostanza, rilevata in quantità infinitesimali e attribuita a una contaminazione accidentale, aveva portato a una squalifica di tre mesi concordata con la WADA. Nonostante ciò, la questione continua a dividere l’opinione pubblica e a generare discussioni nel mondo del tennis.
La posizione di Kyrgios è stata ulteriormente chiarita con un secondo post, in cui ha ripubblicato un messaggio che recitava: “Congratulazioni a Clostebol e Trimetazidina”. Quest’ultima sostanza è la stessa per cui la tennista polacca Iga Swiatek, vincitrice del torneo femminile di Wimbledon, aveva ricevuto una sospensione di un mese. Con questa mossa, Kyrgios ha voluto sottolineare la sua opinione critica nei confronti di entrambi i campioni del torneo.
Non è la prima volta che l’australiano si scaglia contro Sinner. Già nei mesi precedenti alla finale, aveva espresso il suo disappunto sulla partecipazione del tennista italiano al torneo, affermando: “Non credo che sia un bene per lo sport che Swiatek e Sinner siano in finale a Wimbledon dopo aver scontato una squalifica. E penso che la gente potrebbe essere d’accordo.”
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— Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) July 13, 2025
Le dichiarazioni di Kyrgios hanno suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, alcuni media britannici hanno continuato a sollevare dubbi sulla vicenda del doping di Sinner, nonostante l’Agenzia Mondiale Antidoping abbia chiarito che la positività al Clostebol fosse “lontana anni luce dal doping”. Dall’altro, molti esperti e appassionati di tennis hanno difeso il tennista altoatesino, sottolineando come la sua gestione del caso sia stata trasparente e conforme ai regolamenti.
La controversia non ha però offuscato l’importanza della vittoria di Sinner, che ha conquistato il trofeo di Wimbledon con una prestazione straordinaria contro Alcaraz, battuto in tre set. Un risultato che ha confermato il talento e la determinazione del giovane italiano, ormai saldamente al vertice del tennis mondiale.
Curiosamente, prima dell’inizio della finale, lo stesso Kyrgios aveva fatto un pronostico favorevole a Sinner, dichiarando: “Sinner vincerà tre set a zero, è una previsione audace. Pagherò una cena se succede…”. Una previsione che si è rivelata corretta, ma che non ha impedito all’australiano di criticare il risultato una volta concluso il match.
La vicenda solleva interrogativi più ampi sul rapporto tra sport e doping, nonché sull’etica delle competizioni. Mentre alcuni continuano a mettere in discussione la legittimità delle vittorie di atleti coinvolti in casi di positività, altri ritengono che sia fondamentale distinguere tra errori accidentali e veri casi di doping intenzionale.
In ogni caso, il successo di Sinner a Wimbledon rappresenta una pietra miliare nella sua carriera e un momento storico per il tennis italiano. Nonostante le polemiche sollevate da Kyrgios, il giovane campione ha dimostrato grande professionalità e spirito sportivo, rispondendo alle critiche con il suo gioco sul campo.
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