Il clima politico in Marche si fa incandescente dopo che Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità relative a degli affidi. Ricci, attualmente europarlamentare del Partito Democratico, si trova ora ad affrontare accuse simili a quelle che coinvolgono il sindaco di Milano, Beppe Sala, in un’inchiesta legata all’urbanistica.
In un video condiviso sui social, Ricci ha espresso la sua sorpresa e amarezza per la notizia, affermando: “Sorprendentemente questa mattina ho ricevuto un avviso di garanzia sulla vicenda annosa degli affidi, dei murales, delle feste, del casco di Valentino Rossi ormai sulla stampa da un anno.” Ricci ha insistito sul fatto che, durante i suoi quindici anni di amministrazione, non si è mai occupato di affidamenti pubblici e ha sempre riposto fiducia nei suoi dirigenti e collaboratori. “L’accusa è abbastanza curiosa perché mi si dice che non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico”, ha aggiunto, sottolineando che non ha mai avuto contatti diretti con le associazioni coinvolte.
Il candidato ha dichiarato di essere sereno riguardo alla questione, ma ha anche manifestato la sua amarezza e rabbia per il momento in cui l’indagine è emersa. “Io come sempre sono fiducioso nel lavoro della magistratura e sono convinto che smonteremo subito queste accuse perché siamo completamente estranei nei fatti”, ha detto Ricci. Ha poi spiegato che, in caso di errori da parte di un collaboratore, il sindaco è parte lesa e non colpevole.
Con le elezioni regionali in programma per settembre, l’indagine su Ricci potrebbe rivelarsi un ostacolo significativo per la sua campagna. Elena Leonardi, senatrice e coordinatrice di Fratelli d’Italia in Marche, ha criticato Ricci, evidenziando che non è bastato il suo silenzio riguardo alle domande sul suo coinvolgimento nella vicenda. “Non gli è bastato fuggire in questi mesi dalle ripetute domande sul suo coinvolgimento in Affidopoli che gli sono state rivolte”, ha dichiarato Leonardi, ponendo interrogativi sul futuro sostegno di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle.
La risposta di Conte non si è fatta attendere. “Prendiamo atto dell’avviso di garanzia ricevuto da Matteo Ricci e delle sue dichiarazioni appena rilasciate”, ha commentato. Il leader del M5S ha ribadito il rispetto per il lavoro della magistratura, ma ha anche sottolineato l’importanza di valutare le accuse mosse a Ricci. “Ci riserviamo di valutare approfonditamente le contestazioni mosse a Ricci, al fine di comprendere se gli venga mossa una semplice contestazione per spese del Comune non corrette o se vi siano gli elementi di una condotta disonesta”, ha aggiunto, specificando che una tale condotta sarebbe incompatibile con i valori del movimento.
L’indagine ha dunque creato un ulteriore punto di tensione all’interno della coalizione di centrosinistra, già fragile e soggetta a divisioni interne. La preoccupazione principale è che la situazione possa influenzare la campagna elettorale imminente, con il rischio di compromettere il sostegno a Ricci da parte del M5S e di altri alleati.
In questo contesto, il futuro politico di Matteo Ricci appare incerto. La sua capacità di mantenere il sostegno del partito e degli alleati sarà messa alla prova, mentre l’attenzione del pubblico e dei media si concentrerà sulle sue prossime mosse. La questione dell’affidabilità e della trasparenza nella gestione pubblica è diventata cruciale, e l’esito di questa indagine potrebbe avere ripercussioni significative non solo per Ricci, ma anche per l’intero centrosinistra in Marche.
Con le elezioni che si avvicinano, il tempo stringe per Ricci e il suo partito, che dovranno affrontare le sfide legate a questa inchiesta e cercare di mantenere la coesione all’interno della coalizione. La situazione rimane fluida e le dinamiche politiche potrebbero ulteriormente evolversi nei prossimi giorni, con tutti gli occhi puntati su come si svilupperà questa vicenda.
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