Un episodio di violenza omofoba ha scosso la comunità LGBTQ+ di Sanremo nella serata di venerdì 6 giugno. L’aggressione è avvenuta sul lungomare Italo Calvino, nei pressi del parco dei cani, intorno alle 21. La vittima principale è Gianfranco Testa, vicepresidente di M.I.A. Arcigay Imperia, che si trovava in compagnia del proprio compagno. A rendere noto l’accaduto è stato il presidente dell’associazione, Marco Antei, attraverso un comunicato ufficiale.
Secondo quanto riportato, i due uomini sono stati avvicinati da tre individui in evidente stato di ebbrezza. Gli aggressori hanno iniziato a rivolgere insulti esplicitamente omofobi alla coppia, culminati in un tentativo di aggressione fisica. Le vittime, per evitare conseguenze peggiori, sono state costrette a fuggire. Fortunatamente, nessuno dei due ha riportato ferite, ma l’episodio lascia un forte segno emotivo. Marco Antei ha definito l’accaduto “grave e inaccettabile”, sottolineando che non si tratta di un semplice atto di bravata, ma di un gesto motivato dall’odio.
Nel comunicato, il presidente di Arcigay Imperia ha espresso preoccupazione per il clima di crescente intolleranza nei confronti delle persone LGBTQ+, anche in una città come Sanremo, tradizionalmente considerata aperta e inclusiva. Antei ha dichiarato: “Chiediamo con forza l’approvazione di una legge nazionale contro l’omolesbobitransfobia, che riconosca e punisca questi comportamenti con la dovuta fermezza”. Inoltre, ha evidenziato l’importanza di un impegno concreto da parte delle istituzioni, sia a livello locale che nazionale, per contrastare episodi di questo tipo.
Il presidente ha anche sottolineato l’urgenza di interventi educativi nelle scuole, volti a promuovere il rispetto delle differenze e a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza dell’inclusività. Secondo Antei, è necessario introdurre programmi strutturati che affrontino temi legati all’affettività e alle relazioni, comprese quelle omoaffettive, per prevenire atteggiamenti discriminatori e violenti.
L’associazione ha inoltre chiesto una presa di posizione chiara e pubblica da parte dell’amministrazione comunale di Sanremo e del sindaco. Pur riconoscendo i segnali di vicinanza mostrati in passato dalle istituzioni locali, Antei ha ribadito la necessità di un impegno più incisivo per garantire la sicurezza e i diritti delle persone LGBTQ+ nella città.
Sul fronte delle indagini, le forze dell’ordine sono state allertate immediatamente dopo l’aggressione e sono intervenute sul luogo. Tuttavia, gli aggressori si erano già dileguati prima dell’arrivo delle volanti, rendendo al momento impossibile identificarli. Nonostante ciò, le autorità stanno raccogliendo testimonianze e prove per cercare di risalire ai responsabili.
Marco Antei ha concluso il suo comunicato con parole ferme: “Quanto accaduto non è una bravata. È un’aggressione motivata dall’odio, dall’invidia e dall’ignoranza. E noi non abbiamo alcuna intenzione di far finta di niente”. L’associazione continuerà a monitorare la situazione e a collaborare con le autorità per assicurarsi che episodi simili non si ripetano.
Add comment