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Afragola, 38enne arrestato per aver dato fuoco alla madre: movente una gelosia per la sua nuova storia



La vicenda ha avuto origine il 31 luglio 2025 nell’abitazione di Afragola (Napoli), dove i carabinieri sono intervenuti a seguito di una segnalazione di fuga di gas. Un vicino ha riferito di aver udito urla e, entrando dal balcone, ha trovato Gaetano Giuseppe Moccia, 38 anni, in stato di agitazione mentre sua madre, Vincenza Russo, giaceva gravemente ustionata. I soccorritori hanno trasportato la donna in ospedale, dove è deceduta il 15 agosto per le ferite riportate sul 40% del corpo.



Inizialmente Moccia aveva affermato che la madre si fosse data fuoco da sola, spiegando che mentre era sul balcone a fumare aveva sentito le sue urla, corso in casa e cercato di spegnere le fiamme. Durante il sopralluogo i militari hanno ritrovato nella camera da letto una bottiglia di plastica vuota presumibilmente contenente alcol, un accendino e una ciocca di capelli.

Le successive indagini hanno smentito la versione del figlio, evidenziando un grave episodio di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà. Il movente sarebbe stato la gelosia verso la nuova relazione sentimentale della madre con un uomo conosciuto su Facebook. Secondo quanto emerso, Moccia avrebbe cosparso la donna di benzina per poi appiccare il fuoco con un accendino, gesto che ha provocato ustioni gravissime e la morte di Vincenza Russo.

Il quarantottenne, affetto da schizofrenia paranoidea ma ritenuto capace di intendere e volere, è stato arrestato il 29 settembre e trasferito in carcere. Le testimonianze raccolte descrivono un rapporto morboso e violento tra madre e figlio, con aggressioni ripetute nel tempo.

Un familiare ha riferito che la donna, durante momenti di lucidità in ospedale, avrebbe raccontato: “Giuseppe ha preso l’alcol e l’accendino”, pur non entrando nel dettaglio delle circostanze.

La nuova frequentazione di Vincenza Russo, definita “castigata” da chi la conosceva, era tenuta nascosta a causa della gelosia e del controllo del figlio. L’uomo coinvolto ha riferito di essersi incontrato con lei una sola volta e di aver perso ogni contatto dopo un litigio con Moccia.

Questa vicenda ha scosso profondamente la comunità di Afragola, ponendo un tragico riflettore sulle dinamiche di violenza familiare e gelosia patologica.



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