Serata movimentata in via Martelli, a pochi metri dal Duomo di Firenze, dove mercoledì sera l’ex sindaco di Impruneta, Alessio Calamandrei, è stato aggredito con una sedia da un uomo di 32 anni. L’episodio è avvenuto sotto gli occhi di passanti e clienti dei locali della zona.
Secondo il racconto dello stesso Calamandrei, pubblicato in un post su Facebook, tutto è iniziato intorno alle 21:30. L’ex primo cittadino si trovava con alcuni amici per un aperitivo quando ha notato un uomo scagliare una bottiglia contro il portone della chiesa di San Giovannino dei Padri Scolopi. Subito dopo, l’individuo ha rovesciato due cestini dei rifiuti in strada, continuando a urlare.
Preoccupato per la situazione, Calamandrei ha deciso di avvertire il 112 e ha seguito a distanza l’uomo mentre descriveva la scena all’operatore. Poco dopo, l’aggressore si è accorto di lui e lo ha affrontato. “Mi prende a seggiolate, una sulla schiena e una sul gomito. Era una sedia presa da un tavolino lì accanto, di Eataly”, ha raccontato l’ex sindaco.
Sul posto sono arrivate due volanti della polizia. L’uomo è stato fermato, perquisito e portato via. Calamandrei è invece stato accompagnato al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, dove i medici hanno riscontrato una contusione al gomito con una prognosi di sette giorni. “Gomito come un pallone, passerò qui buona parte della notte”, ha scritto dopo le prime cure.
La vicenda, però, ha avuto un seguito imprevisto: secondo quanto riferito da Calamandrei, “dopo meno di un’ora era di nuovo in via Martelli, fotografato da un barista, come se niente fosse”.
L’ex sindaco ha espresso amarezza per l’accaduto, sottolineando come l’episodio rappresenti a suo avviso una conferma delle difficoltà legate al tema della sicurezza. “L’episodio accaduto è l’ennesima dimostrazione che le leggi non funzionano e che nel nostro Paese non c’è più certezza della pena”, ha dichiarato, aggiungendo che “non puoi chiedere ai cittadini di fare la loro parte e poi abbandonarli così”.
In chiusura del suo messaggio, Calamandrei ha voluto però evidenziare anche un gesto positivo: “Quattro ragazzetti, passando davanti ai cestini rovesciati, li hanno rimessi a posto senza che nessuno chiedesse nulla. Come se fosse un gesto naturale. Abbiamo ancora un po’ di speranza. Forse”.



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