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Alberto Matano si rivolge alla ragazza minacciata dal padre: “Non sei un errore, ma soprattutto non sei sola”



Un caso di violenza familiare ha scosso la città di Napoli, dove una ragazza di 24 anni è stata aggredita e minacciata di morte dal padre a causa della sua omosessualità. L’episodio è stato raccontato durante la trasmissione “La Vita in Diretta”, condotta da Alberto Matano, che ha voluto lanciare un messaggio di solidarietà e speranza alla giovane. L’inviato del programma ha raccolto la testimonianza della ragazza, che ha descritto l’incubo vissuto e le ripercussioni psicologiche che ne sono derivate.



La vicenda è iniziata quando il padre della giovane, già denunciato in passato per maltrattamenti, ha deciso di pedinarla e successivamente si è recato presso l’abitazione in cui vive con la madre e la sorella. In preda a un attacco d’ira, l’uomo ha cercato di sfondare la porta di casa, minacciandola di morte. Ai microfoni del programma la ragazza ha raccontato: “L’immagine che mi resta è mio padre che cerca di sfondare la porta, dicendomi di volermi ammazzare. Ho sentito dei tonfi sulla porta, mi diceva ‘ti ammazzo, devi aprire la porta, ammazzo tua mamma'”. La madre della giovane ha immediatamente chiamato la polizia, che è intervenuta fermando l’uomo.

Anche in presenza delle forze dell’ordine, il 51enne ha continuato a minacciare la figlia, dichiarando: “Deve cambiare cognome altrimenti la ammazzo e poi mi ammazzo io”. L’uomo è stato arrestato e ora si trova nel carcere di Poggio Reale con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. La ragazza ha rivelato che il padre era già stato denunciato nel mese di agosto per comportamenti violenti.

Durante l’intervista, la 24enne ha ripercorso alcuni episodi che hanno segnato profondamente la sua vita. Ha raccontato di aver fatto coming out in modo indiretto, tagliandosi i capelli corti, un gesto che ha scatenato una reazione violenta da parte del padre: “Ho fatto coming out senza dirlo, sono andata dal parrucchiere e mi sono tagliata tutti i capelli, lui quando ha visto questa cosa ha sclerato. Quando mi ha picchiata, mi ha tumefatto tutto il lato destro, ho avuto 25 giorni di prognosi. Mi sono data tutte le colpe possibili sulla terra. A livello psicologico mio padre mi ha distrutta”.

La trasmissione “La Vita in Diretta” ha dedicato ampio spazio alla vicenda, con il conduttore Alberto Matano che ha espresso parole di conforto nei confronti della giovane. Dal suo studio, Matano ha sottolineato l’importanza di condannare ogni forma di violenza e ha incoraggiato la ragazza a non sentirsi sola: “Questa ragazza che dice: ‘Sono cresciuta credendo di essere un errore. Adesso ho compreso che non è così’. Pensate a cosa possono portare certe violenze subite. Per fortuna però qualcuno nella famiglia l’ha compresa e l’ha accolta. Ringrazio il mio inviato per come ha trattato il caso ed è stato vicino alla ragazza. Io mando un abbraccio a questa ragazza dicendo che nessuno di noi è un errore. Quando c’è l’amore, nessuno si può permettere di giudicare, meno che mai di aggredire o di minacciare. Voglio dirti che sei sulla buona strada e soprattutto non sei da sola”.

Il caso ha suscitato grande indignazione e riflessione sul tema della violenza domestica e dell’accettazione dell’orientamento sessuale all’interno delle famiglie. La testimonianza della giovane rappresenta un grido d’aiuto e un invito a non sottovalutare situazioni simili, che purtroppo continuano a verificarsi in molte realtà.

La città di Napoli si ritrova ancora una volta al centro delle cronache per un episodio drammatico che evidenzia quanto sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della tolleranza e del rispetto. L’intervento delle forze dell’ordine e il supporto mediatico offerto dalla trasmissione hanno dato voce alla giovane vittima, permettendole di condividere il suo vissuto e trovare un primo sostegno.



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