Un nuovo episodio di avvistamenti di droni non identificati ha scosso i cieli della Danimarca nella serata di venerdì 27 settembre, coinvolgendo la più grande base militare del Paese, situata a Karup. La polizia locale ha confermato che, tra le 20:15 e le ore successive, uno o due velivoli senza pilota sono stati osservati sia all’esterno che sopra l’installazione, senza che fossero abbattuti. Questo evento si inserisce in una serie di incidenti che le forze di sicurezza hanno definito “attacco ibrido”.
L’agente Simon Skelsjaer ha dichiarato all’Afp: “Posso confermare che l’episodio è durato alcune ore. I droni non sono stati intercettati e non possiamo al momento commentare la loro provenienza”. La situazione si colloca in un contesto di crescente preoccupazione per il sorvolo di velivoli non identificati a bassa quota sopra aeroporti civili e basi militari, che ha portato le autorità danesi a chiudere temporaneamente lo spazio aereo su diverse aree dello Jutland.
Gli avvistamenti di droni sono iniziati mercoledì sera, quando droni sono stati rilevati sopra l’aeroporto di Aalborg intorno alle 23:00. Gli avvistamenti si sono ripetuti durante la notte e nelle prime ore di giovedì, interessando anche scali minori come Esbjerg e Sønderborg, oltre alla base militare di Skrydstrup. Infine, intorno alle 4:30, i droni sono stati avvistati anche presso l’aeroporto di Billund, il secondo più grande del Paese. Questi eventi hanno provocato la deviazione di voli nazionali e internazionali, inclusi due voli della SAS, un volo della Norwegian e uno della KLM.
Particolare preoccupazione è stata espressa per il sorvolo della base di Skrydstrup, sede degli F-35, dove i droni sono stati avvistati con luci visibili da terra. In risposta a questi eventi, la polizia e i servizi segreti danesi hanno avviato un’indagine per chiarire il tipo di droni utilizzati, la loro origine e il possibile movente. Il Ministro della Difesa, Troels Lund Poulsen, ha dichiarato: “È stato dato l’ok a intercettare i droni, ma c’è il rischio che cadano su edifici civili. Al momento non possiamo eliminare del tutto la minaccia, anche se disponiamo di F-35 e fregate per la difesa”. Poulsen ha aggiunto che i droni sembrano essere stati lanciati dalle vicinanze del territorio danese, escludendo quindi origini lontane.
Non è la prima volta che episodi di questo tipo si verificano nel Nord Europa. Solo domenica scorsa, gli aeroporti di Copenaghen e Oslo sono stati temporaneamente chiusi a causa della presenza di due o tre droni “di grandi dimensioni” nelle vicinanze. I voli sono stati ripristinati dopo alcune ore, ma circa cinquanta collegamenti aerei sono stati cancellati o dirottati. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva attribuito la responsabilità di questi episodi a Mosca, mentre la Russia ha definito tali affermazioni “infondate”.
Questi avvistamenti di droni si verificano in un momento delicato, a pochi giorni dal vertice europeo che si terrà a Copenaghen, dove saranno presenti i massimi funzionari dell’Unione Europea. Il capo della polizia ha assicurato che il piano di sicurezza sarà rivisto, includendo anche il coinvolgimento di forze esterne, per prevenire ulteriori sorvoli.
Le autorità danesi stanno affrontando una situazione complessa, poiché la crescente attività di droni rappresenta una potenziale minaccia per la sicurezza nazionale. La polizia e i servizi segreti stanno lavorando attivamente per identificare le origini di questi velivoli e per garantire la sicurezza degli spazi aerei, mentre la popolazione rimane in allerta per possibili sviluppi futuri. La questione dei droni non identificati continua a sollevare interrogativi e preoccupazioni, sottolineando la necessità di una risposta coordinata e efficace da parte delle autorità competenti.



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