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Ampio dissenso attorno al concerto di Gergiev: botta e risposta tra Tajani e Picierno, appelli di 700 intellettuali



Nel pieno dibattito sul concerto del 27 luglio a Caserta, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e il ministro degli Esteri Antonio Tajani hanno acceso un acceso confronto. Picierno ha definito l’iniziativa “una ferita inaccettabile” per la regione e per l’Italia, mentre Tajani ha replicato che l’invito è stato promosso dalla regione Campania, guidata dal presidente Vincenzo De Luca, e non dal governo  .



Parallelamente, Memorial Italia, sostenuta da oltre 700 firme raccolte in poche ore, tra cui ministri, premi Nobel e giornalisti, ha chiesto ufficialmente la cancellazione del concerto. In due lettere indirizzate a Ursula von der Leyen, De Luca, e ai presidenti di Camera e Senato, l’associazione ha richiesto un’inchiesta trasparente sull’uso di fondi pubblici – anche europei – coinvolti nell’evento, definendolo “atto politico” e “arma di whitewashing”  .

Secondo l’organizzazione, “non è un gesto neutrale ma un atto politico che rischia di dare legittimità al regime” di Vladimir Putin, dato il coinvolgimento di Valery Gergiev come “entusiasta sostenitore” del Cremlino e strumento di “infiltrazione culturale”  . Nelle prime audiolettura spiccano firme di rilievo come Oleksandra Matviichuk, Herta Müller, Jonathan Littell, e la stessa Pina Picierno  .

Il concerto è parte del festival estivo “Un’Estate da Re” alla Reggia di Caserta, finanziato dalla Regione Campania. Nonostante non utilizzi fondi UE diretti, potrebbe beneficiare di fondi di coesione sotto gestione italiana, circostanza che ha sollevato l’attenzione della Commissione europea  .

Sul fronte politico, la portavoce dell’UE ha osservato: “le istituzioni culturali controllate dallo Stato russo funzionano come strumenti di propaganda ufficiale”, e ha invitato a privilegiare artisti in linea con i “valori democratici”  . La defenestrazione di Gergiev dai ruoli dirigenziali in Europa nel 2022, a seguito del rifiuto di condannare l’invasione dell’Ucraina, traspare nel dibattito  .

Intanto, la vedova di Alexei Navalny, Yulia Navalnaya, si è schierata con forza contro l’evento, definendo il concerto “un dono al dittatore Putin” e invitando l’Italia a negare il permesso d’ingresso a Gergiev  . La tensione cresce inoltre in vista di possibili proteste organizzate da associazioni ucraine e dissidenti russi  .

Chi è Valery Gergiev? Nato nel 1953, Gergiev è direttore artistico del Teatro Mariinsky e ha ricoperto incarichi prestigiosi in Europa, compreso il Munich Philharmonic. Tuttavia, il suo appoggio alle politiche di Putin – inclusa l’annessione della Crimea – ha portato al commissariamento della sua figura in ambito culturale europeo ().



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