Anna Adele Castoldi, 86 anni, è stata tragicamente uccisa dal marito, Giuseppe Rizzotti, di 91 anni, nella tarda mattinata di lunedì 16 giugno. L’episodio è avvenuto all’interno dell’ospedale Carlo Ondoli di Angera, in provincia di Varese, dove la donna era ricoverata da alcune settimane a causa di una grave patologia. Dopo averle sparato, l’uomo si è tolto la vita utilizzando la stessa arma.
La coppia, unita in matrimonio da oltre 50 anni, aveva vissuto a lungo a Milano prima di trasferirsi a Cuasso al Monte, nel Varesotto, dopo il pensionamento. I due vivevano insieme ai figli e non erano mai stati segnalati episodi di violenza o maltrattamenti all’interno del nucleo familiare. Secondo le testimonianze raccolte, i coniugi erano descritti come una coppia affiatata e senza apparenti conflitti.
L’omicidio-suicidio si è consumato tra le 11:00 e le 12:00 nel reparto di medicina sub-acuta dell’ospedale. La signora Castoldi era in procinto di essere dimessa nei giorni successivi per iniziare un percorso di riabilitazione domiciliare. Stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine, il signor Rizzotti avrebbe parcheggiato l’auto nei pressi della struttura sanitaria e sarebbe entrato con un mazzo di fiori, gesto che sembrava normale per una visita alla moglie.
Dopo essere salito al secondo piano, l’uomo avrebbe lasciato una lettera agli infermieri, esprimendo gratitudine per le cure prestate alla coniuge. Successivamente, si è recato nella stanza della moglie e si è seduto accanto al suo letto. In quel momento ha estratto una pistola di piccolo calibro, detenuta illegalmente, con cui ha prima sparato alla moglie e poi rivolto l’arma contro di sé.
Gli infermieri, allertati dal rumore degli spari, si sono precipitati nella stanza e hanno trovato i corpi senza vita dei due anziani. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Gallarate e del reparto operativo di Varese, che hanno avviato immediatamente le indagini e sequestrato l’arma utilizzata nel delitto. Si è accertato che il signor Rizzotti non possedeva alcun porto d’armi.
Le autorità hanno successivamente effettuato una perquisizione nell’abitazione della coppia a Cuasso al Monte e ascoltato i familiari e conoscenti dei coniugi. Nessuno ha riferito di tensioni o litigi recenti tra i due. Il movente dell’omicidio rimane al momento sconosciuto, ma gli investigatori stanno considerando l’ipotesi che il gesto possa essere stato dettato dallo sconforto dell’uomo per le condizioni di salute della moglie.
La sindaca di Cuasso al Monte, Eleonora Bonora, ha espresso il suo cordoglio per la tragedia, sottolineando che non si tratta di un caso di isolamento sociale: “Non si è trattato di un dramma della solitudine: marito e moglie vivevano con i figli che li accudivano”.
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