Navi pirata, la deputata europea leghista Anna Maria Cisint si collega con lo studio di La7 e impartisce a tutti l’ennesima lezione: “L’Italia è ancora uno Stato di diritto e il rispetto del diritto significa democrazia, altrimenti non si comprende chi debba decidere quali leggi si applicano e quali no”.
Migranti e ONG disobbedienti, da sinistra tutti a bordo per il “soccorso rosso”: Fratoianni, Salis e Radicali contro il governo.
Siamo alle solite: l’ONG ignora le direttive del Viminale sbarcando a Trapani invece che a Genova, e la “ciurma rossa” si lancia nell’ennesima battaglia strumentale: tutto per attaccare l’esecutivo e sventolare il logoro vessillo “buonista”.
Tutti a bordo a sinistra. Migranti sottocoperta e pasionari dell’immigrazione incontrollata al timone, le organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo tornano a sfidare apertamente le direttive del governo italiano, e il consueto “soccorso rosso” non si fa attendere. L’ultimo caso in ordine di tempo riguarda la nave di Mediterranea Saving Humans, che con una mossa forse non del tutto inattesa, quanto apertamente provocatoria, ha deciso di violare le disposizioni ricevute dal Centro di coordinamento del soccorso marittimo (MRCC) di Roma. A sostegno della “disobbedienza” ostentata non mancano di intervenire subito esponenti della sinistra buonista e l’immancabile eurodeputata Ilaria Salis. Ma procediamo con ordine e analizziamo fatti e dichiarazioni roboanti.
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— DC News (@DNews10443) August 26, 2025
Migranti e ONG disobbedienti: la sinistra radicale scatta sull’attenti.
L’intera vicenda si concentra nell’arco degli ultimi due giorni: a seguito di un’operazione di salvataggio, il Centro di Coordinamento del Salvataggio Marittimo (MRCC) aveva assegnato alla nave Mediterranea il porto di Genova come destinazione per lo sbarco dei migranti. Tuttavia, l’imbarcazione ha deviato dalla rotta assegnata, dirigendosi verso un porto più vicino e, soprattutto, scelto autonomamente in base a indicazioni del Ministero dell’Interno e al protocollo governativo: quello di Trapani. Sorge spontanea una domanda: si tratta realmente di un’operazione umanitaria o si cela una chiara strumentalizzazione politica volta a ribadire pretese e disobbedienza?
La pretesa di disobbedire e di scegliere autonomamente il porto: la sfida al Ministero dell’Interno è “servita”.
In questo modo, si è concretizzata l’ennesima provocazione: Genova era il porto di sbarco assegnato a Mediterranea, ma la nave dell’omonima organizzazione non governativa, per lo sbarco dei 10 naufraghi tratti in salvo nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, dopo essersi messa in navigazione dalle isole Egadi, ha approdato in Sicilia, contravvenendo all’indicazione ricevuta dalle autorità marittime italiane. Lì hanno sbarcato cittadini kurdi di origine iraniana e irachena, egiziani e siriani, tra cui tre minori non accompagnati di 14, 15 e 16 anni. Da quel momento, sulla scia di questo gesto, si è diffusa una serie di slogan anti-governativi.
Fratoianni alza la voce.
Il primo a intervenire con veemenza è stato il solito Fratoianni. Il quale, sostenendo (come prevedibile) la sfida lanciata al Ministero dell’Interno – che, ricordiamolo, mina la gestione ordinata dei flussi migratori e il coordinamento tra le diverse autorità – ha assunto una posizione demagogica, attaccando il governo Meloni definendolo “inutilmente feroce” e accusandolo arbitrariamente di “giocare con le vite umane”. Da ieri, il leader di Sinistra Italiana è in buona “compagnia”.
L’immancabile Ilaria Salis si esprime sui social network…
A sostegno dell’azione dell’ONG, si è espressa anche l’eurodeputata Ilaria Salis, che ha definito l’assegnazione dei porti lontani come un “atto di viltà fascista”. Non potevano mancare all’appello i Radicali Italiani, che, per bocca del loro segretario Filippo Blengino, si dicono pronti a sostenere l’organizzazione non governativa anche economicamente, fornendo supporto legale in virtù del fatto che la nave Mediterranea avrebbe compiuto «un atto di disobbedienza civile e insieme di piena legalità», in linea con il diritto del mare e la Costituzione.
I Radicali, inoltre, indicano la rotta (rigorosamente anti).
Più precisamente, questa è la dichiarazione dei Radicali firmata dal segretario Blengino e riportata dall’Adnkronos: «La nave Mediterranea ha scelto Trapani contro l’ordine assurdo del Ministero dell’Interno che voleva costringerla a sbarcare a Genova, imponendo giorni di navigazione inutile e pericolosa a persone già stremate. È un atto di disobbedienza civile e insieme di piena legalità: ha rispettato il diritto del mare e la Costituzione, non la crudeltà burocratica di un governo che usa la sofferenza come deterrente politico».
Aggiungendo in calce: «Per questo Radicali Italiani sta con Mediterranea e mette a disposizione i propri legali, pronta a sostenere nuove azioni di disobbedienza civile e umana delle ONG che salvano vite, finché il salvataggio in mare non sarà finalmente riconosciuto come un dovere e non come un reato. Finché ad essere considerato criminale non sarà più chi disobbedisce per umanità ma chi, come Piantedosi, obbedisce solo alla propaganda» – conclude il Segretario.



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