La scomparsa di Papa Francesco ha avuto un impatto immediato sulla città di Roma, con l’annullamento dei festeggiamenti previsti per il Natale di Roma. Il Campidoglio ha comunicato la decisione attraverso una nota ufficiale, dichiarando che “in segno di rispetto e di lutto per la scomparsa del Santo Padre, tutti gli eventi pubblici di Roma Capitale previsti per oggi e domani sono annullati”. Jorge Mario Bergoglio è deceduto all’età di 88 anni il 21 aprile 2025, durante il Lunedì dell’Angelo.
Il Natale di Roma avrebbe celebrato i 2778 anni dalla fondazione della città con numerosi eventi, tra cui un concerto in piazza Campidoglio e varie manifestazioni culturali nelle strade della Capitale. Tuttavia, in seguito alla morte del Pontefice, questi eventi sono stati sospesi.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo dolore per la perdita del Papa, affermando: “Provo un profondo dolore per la scomparsa di Papa Francesco”. Ha inoltre condiviso un messaggio di cordoglio, sottolineando l’importanza del Papa come “un uomo straordinario, un pastore umile e coraggioso che ha saputo parlare al cuore di tutti”. Gualtieri ha elogiato il Pontefice per il suo impegno per la pace, la vicinanza agli ultimi e la cura per il creato, aggiungendo che “il suo magistero e il suo esempio resteranno vivi per sempre”.
Il sindaco ha anche ricordato il legame speciale del Papa con Roma, definendolo “Vescovo tra la gente”, e ha sottolineato che la città lo ricorderà sempre con gratitudine. Gualtieri ha incontrato Papa Francesco in Campidoglio a giugno del 2024, un evento che ha rafforzato il loro rapporto.
Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso il suo dolore per la perdita del Papa, affermando: “Con profondo dolore mi unisco al cordoglio della Chiesa e del mondo intero per la scomparsa del Santo Padre”. Rocca ha ricordato un insegnamento del Papa: “Mi disse di non perdere mai il buon umore, nemmeno nei momenti più difficili”. Ha poi sottolineato l’importanza del messaggio di pace del Papa e la sua ferma condanna di ogni guerra, affermando che “le sue parole restano un monito per le coscienze”.
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