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Bimba di 3 anni perde la vita a Taranto dopo un ricovero per mal di gola: indagati 12 dottori



È stata avviata un’autopsia per la bimba di 3 anni che è morta dopo essere stata ricoverata in ospedale a Taranto con un forte mal di gola. La decisione è stata presa dal pubblico ministero Francesco Ciardo, che coordina le indagini, e l’esame autoptico sarà effettuato mercoledì prossimo dal dottor Alberto Tortorella. Nel frattempo, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati 12 medici, accusati di cooperazione in omicidio colposo e colpa medica. Gli indagati hanno la possibilità di nominare consulenti, così come la famiglia della piccola.



La bimba era arrivata al pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Castellaneta il 27 gennaio scorso, con condizioni ritenute gravi. A causa della gravità della situazione, è stata trasferita all’ospedale di Taranto, dove le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate, portando i medici a dichiararne il decesso. Secondo le informazioni disponibili, la causa della morte sarebbe da attribuire a un arresto cardiaco. La famiglia ha presentato un esposto per chiarire le circostanze della tragedia.

In breve tempo, gli agenti della Squadra Mobile di Taranto hanno acquisito la cartella clinica e la documentazione necessaria per indagare sull’accaduto. La polizia dovrà accertare se le procedure mediche siano state eseguite correttamente. Per ora, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati. Parallelamente, l’azienda sanitaria ha avviato un’indagine interna, in attesa delle decisioni del pubblico ministero.

Un caso simile si è verificato negli stessi giorni a Sassari, dove una bimba di 8 anni è deceduta dopo un’operazione alle tonsille. La situazione è precipitata rapidamente e, secondo le prime ipotesi, la piccola potrebbe essere morta a causa di un’improvvisa emorragia interna. Anche in questo caso è stata già eseguita l’autopsia, ma ci vorranno giorni per ottenere chiarimenti su quanto accaduto.

La morte della bimba di Taranto ha suscitato grande preoccupazione e interesse pubblico, evidenziando la necessità di indagini approfondite per garantire la sicurezza dei pazienti negli ospedali. La comunità attende ora risposte chiare e definitive sulle cause di questa tragica vicenda, mentre la famiglia della piccola cerca giustizia per la perdita subita.



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